02/07/2016

Un corpo più flessibile: come ottenerlo con 6 esercizi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 02/07/2016 Aggiornato il 02/07/2016

La flessibilità è una qualità che si può allenare. Ecco un minitraining per rendere più agevoli tutti i movimenti e contrastare fastidi e dolori localizzati

Reebok

La flessibilità è una qualità che permette di effettuare movimenti di raggio molto ampio, in modo naturale e senza sforzo. Come accade alle bambine, particolarmente snodate, che piegano e arcuano il corpo in mille modi.

La scioltezza corporea dipende dall’elasticità dei muscoli, le cui fibre devono allungarsi con facilità, e dalla mobilità articolare, da cui dipende l’ampiezza dei movimenti

Mal di schiena addio

Avere un corpo flessibile è un vantaggio nella vita di tutti i giorni, perché rende più facile qualsiasi movimento, anche il più banale, e riduce il rischio di dolori e fastidi di tipo osteoarticolare. Questo tipo di disturbi, come il comunissimo mal di schiena, dipendono spesso da tensioni eccessive della muscolatura, provocate dallo stress, dalle posture scorrette, ma anche da allenamenti troppo pesanti.

Mini-training in 6 esercizi

La nostra fitness consultant Viviana Ghizzardi ci insegna 6 esercizi di allungamento e mobilizzazione, per migliorare la flessibilità corporea. Raggiungete le posizioni di massimo allungamento senza forzare e mantenetele non meno di 30 secondi (meglio se 2-3 minuti), respirando normalmente. Vietata l’apnea.

  1. In piedi, schiena appoggiata a un muro, gambe leggermente divaricate e distanti dalla parete circa 40 centimetri. Le ginocchia sono un po’ piegate o tese, secondo le vostre possibilità. Flettete il busto verso le gambe e rimanete in posizione, cercando di percepire qual è la zona in cui avvertite maggiore tensione.
  2. In piedi di fronte a un muro. Appoggiate le mani alla parete, all’altezza delle spalle, piegando leggermente i gomiti, in modo che il corpo sia inclinato e perfettamente allineato, dalla testa ai calcagni. Tenete i talloni a contatto con il pavimento e rimanete in questa posizione per 2-3 minuti.
  3. Sedute a terra, gambe incrociate (o divaricate e tese). Appoggiate la mano destra al suolo, di fianco al bacino, portate il braccio sinistro verso l’alto, vicino all’orecchio e scendete con il busto il più possibile verso destra. Fate attenzione a mantenere i glutei bene appoggiati a terra e rimanete in questa posizione per 2-3 minuti. Cambiate lato.
  4. Sedute a terra, piante dei piedi a contatto. Avvicinate il più possibile il bacino ai talloni, “camminando” con i glutei verso i piedi, e rimanete in posizione per 2-3 minuti.
  5. Sedute a terra, gambe incrociate. Appoggiate le mani a terra ai lati del corpo, con i palmi e le dita aperti e ben aderenti al suolo. Ruotate piano le mani all’indietro, per aumentare la tensione ai muscoli degli avambracci, poi “camminate” con le mani, fino a portarle dietro alla schiena, in modo che i mignoli siano a contatto fra loro, e rimanete così per 2-3 minuti.
  6. Supine, gambe piegate, piedi in appoggio al suolo. Accavallate una gamba sull’altra e portate al petto il ginocchio della gamba rimasta in appoggio. Rimanete in questa posizione per 2-3 minuti. Cambiate gamba.