06/09/2017

Tappeto elastico: se vuoi dimagrire salta e rimbalza

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 06/09/2017 Aggiornato il 06/09/2017

Il trampolino entra prepotentemente anche nelle sedute di ginnastica fai-da-te con 2 programmi studiati per le principianti e per le più allenate

BELLICON

Tonifica la muscolatura in modo completo e profondo, ha un’efficacia snellente elevatissima, stimola la circolazione sanguigna e influisce anche sugli equilibri ormonali. Parliamo dell’esercizio di jump & rebound (salto & rimbalzo) sul tappeto elastico, delle cui potenzialità fitness si parla (e si studia) da decenni. Ecco perché, dopo tanti corsi in palestra, questo attrezzo è diventato anche compagno dell’home fitness.

L’allenamento sul tappeto elastico è atraumatico, perché l’attrezzo è studiato in modo da assorbire il più possibile gli impatti e proteggere le articolazioni

Due formule per il fai-da-te

Karen Nicole Stange, master trainer Bellicon e istruttrice presso MoveOn Performing Arts Academy di Milano, spiega che per il training fai-da-te è possibile un doppio approccio.

  1. Scegliete la formula “Move” se siete principianti, anche sedentarie, in forte sovrappeso o in fase di riabilitazione dopo un trauma. La sua peculiarità? I piedi non si staccano quasi mai dal tappeto, perché si rimbalza ma senza elevazione, semplicemente “schiacciando” ripetutamente il telo del trampolino verso il basso. I piedi sono quasi sempre entrambi in appoggio: il peso è centrale, oppure lo si sposta dall’uno all’altro. Si può anche camminare nelle diverse direzioni o aprire e chiudere una gamba verso l’esterno, mentre l’altro piede resta in appoggio. Tutti questi movimenti, facili e non estremamente dinamici, comportano però un costante controllo della muscolatura (specie del core) per mantenere l’equilibrio e la postura corretta su una superficie instabile. Cioè sono efficaci.
  2. Scegliete la formula “Bounce” se siete già allenate: il lavoro è dinamico, il ritmo vivace e sono previsti anche salti sul tappeto (cioè i piedi si staccano dall’appoggio). Risultato? Una maggiore instabilità, che migliora l’equilibrio, un esercizio cardio anche intenso, che sviluppa la resistenza, e un’attivazione più profonda di tutta la muscolatura. L’allenamento può includere corsa sul posto, anche sollevando le ginocchia alternativamente al petto (skip), movimenti di knee-lift con avvicinamento al ginocchio del gomito opposto, stacchi e sollevamenti laterali alternati delle gambe. Oppure sequenze di jogging con un piede sul tappeto e uno a terra, o ancora combinazioni di saltelli e di movimenti delle braccia, a volte con il sovraccarico di piccoli pesi.