19/05/2021

Superjump: per contrastare cellulite e ritenzione comincia a saltare

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/05/2021 Aggiornato il 19/05/2021

Il tappeto elastico, attrezzo chiave del workout chiamato Superjump, è utilissimo anche nell’home fitness e vi aiuta a combattere i più odiati inestetismi femminili

superjump

Un tempo era un attrezzo usato solo nei corsi in palestra. Con il lockdown e la crescita esponenziale delle attività fitness a casa, molte donne l’hanno acquistato per la gym domestica e il tappeto elastico è diventato un compagno di allenamento insostituibile, come una cyclette o un tapis roulant.

Il punto di forza dell’attrezzo è che permette un workout intenso e completo, ma divertente, perché è vario e la componente del rimbalzo rende il lavoro sempre giocoso e allegro.

Perfetto contro la cellulite

Il training sulla pedana elastica è un toccasana per contrastare gli inestetismi delle zone critiche. Infatti accelera il metabolismo, implica un elevato consumo calorico, definisce i muscoli, ma soprattutto stimola in modo potente la circolazione sanguigna e linfatica, quindi previene (o riduce) ristagni, gonfiori e cellulite. Lo assicura Davide Tumiotto, che è master trainer dei format Superjump, la famiglia di corsi di gruppo sul tappeto elastico messa a punto da Jill Cooper.Il coach ci spiega quali sono i passi base del metodo Superjump, che si combinano variamente al ritmo della musica per creare i workout.

  1. Salendo sul tappeto, il primo movimento da apprendere è la “camminata”: gambe divaricate quanto le spalle, ginocchia leggermente piegate, addominali attivi, piante dei piedi piatte, premete con i piedi destro e sinistro, come se camminaste. Attenzione, spingete i piedi verso il basso e non staccateli dal tappeto: l’allenamento sul trampolino non prevede elevazioni accentuate, ma rimbalzi.
  2. Il ritmico movimento di apertura e chiusura delle gambe si chiama “jumping jack”. Può essere eseguito con tempi diversi: in 8 tempi (8 rimbalzi a gambe divaricate + 8 a gambe unite), in 4 tempi, in 2 tempi oppure con movimenti singoli.
  3. Lo “sci di fondo” è un saltello sforbiciato in cui le gambe si muovono alternativamente avanti e indietro, come lungo due binari: una volta sta davanti la gamba destra, una volta la sinistra. Anche questo movimento può essere eseguito con scambi singoli o con 2, 4 o 8 rimbalzi per ogni posizione.
  4. C’è poi il “twist”, in cui il busto rimane fermo e frontale, mentre la parte inferiore del corpo (dalla vita in giù) ruota alternativamente verso destra e verso sinistra, con un ritmo che va dal twist alternato singolo a 4-8 rimbalzi per posizione.
  5. Tenendo sempre le gambe unite si esegue lo “slalom”, in cui i saltelli vengono effettuati a destra e a sinistra rispetto al centro del tappeto, come se aveste gli sci ai piedi: si devono muovere solo le gambe, lasciando il busto fermo. Gli scambi sono singoli oppure con 2-4-8 rimbalzi per lato.
  6. Infine c’è la “V”, in cui si disegna questa lettera dell’alfabeto: partendo con i piedi uniti, effettuate un passo avanti aprendo la gamba destra, un passo avanti aprendo la gamba sinistra, un passo indietro richiudendo il piede destro e un passo indietro richiudendo il piede sinistro. La V si può eseguire anche in variante balistica, divaricando insieme entrambe le gambe nel balzello in avanti e richiudendole insieme nel balzello all’indietro.