06/08/2015

Stand Up Pladdle: piace ai vip e non solo

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 06/08/2015 Aggiornato il 26/08/2015

Sport acquatico amato dai vip di Hollywood, lo stand up paddle (o SUP) aiuta a rimanere in forma. Una tavola da surf e una pagaia sono il solo occorrente

stand up paddle

Piace a Eva Longoria e a Rihanna, a Cameron Diaz e a Pierce Brosnan, a Jennifer Aniston e a Sting, a Kate Hudson e a Cindy Crawford. Ma lo stand up paddle, sport acquatico in forte ascesa, non è una disciplina per sole star di Hollywood: nelle ultime stagioni sta prendendo piede anche in Italia e se volete divertirvi e mantenervi in forma è da provare. Vi bastano una grossa tavola, simile a quelle da surf ma più spessa e stabile, e un lungo remo con cui pagaiare, stando in piedi e mantenendovi in equilibrio. Et voilà, siete pronte per muovervi sull’acqua, esplorare calette inaccessibili e (perché no) modellare il corpo mentre prendete il sole.

Ha antiche origini polinesiane (era un pratico mezzo per spostarsi fra le isole), ma come disciplina ludica lo stand up paddle è “esploso” negli anni Sessanta alle Hawaii. Oggi ha atleti, gare internazionali e tanti appassionati di ogni età che lo chiamano “sup”

Alessandro Dini, uno dei primi promotori del surf in Italia e dell’attività della Federazione italiana surfing (www.fisurf.net), invita a provare lo stand up paddle perché è accessibile proprio a tutti, sedentari inclusi: ha un approccio naturale e immediato, non richiede preparazione fisica particolare, non sottopone a sforzi eccessivi e non ha tecniche difficili da apprendere.
Affidatevi a un istruttore, per imparare l’abc e i segreti della pratica in totale sicurezza (dopo una sola lezione sarete già autonome!) e poi godetevi questa nuova sfida. È importante acquisire in modo corretto le nozioni e gli automatismi motori principali, ad esempio come entrare in acqua con la tavola, come alzarsi in piedi e stare in equilibrio, come impugnare il remo e con che ampiezza remare. Così vi divertirete di più e anche la silhouette ne trarrà benefici. Nel “sup” si lavora continuamente di addominali (per mantenere l’equilibrio e la stabilità sulla tavola) e anche la parte superiore del corpo viene scolpita dal movimento della pagaiata. In sintesi: è uno sport completo.

Dove praticarlo

I centri federali dove imparare e praticare il “sup” sono diffusi su tutte le nostre coste, dalla Versilia alle Marche, dalla Sardegna alla Liguria, dalla Puglia al veneto. E anche sui laghi, specie il Garda. Per informazioni su corsi, eventi, gare e curiosità si possono contattare, oltre alla Federazione, l’Associazione italiana sup (www.aisup.it), la Surf sup school (www.surfsupschool.com) e il gruppo Kibon (www.kibon.it).

You need

Ai piedi, per sentirvi più sicure, potete indossare i calzari pensati per gli sport acquatici. In genere sono in neoprene e sulla tavola offrono grip e protezione. Nella foto il modello antiscivolo Cancun di Aqua Sphere, con inserti in rete mesh (euro 11,50).

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