Vacanze sulla neve
Sport e attività più slow a contatto con la natura rimangono i cardini dei soggiorni in quota, con grande aumento di consensi per scialpinismo, sci di fondo e ciaspolate
La montagna si conferma una meta amatissima per le vacanze invernali e il report annuale di Panorama Turismo, l’Osservatorio italiano del turismo montano di JFC, rivela che il 61,3% dei nostri connazionali ha intenzione di trascorrere una vacanza in quota quest’inverno. I dati che emergono dallo studio anticipano tutte le tendenze dei soggiorni sulla neve: sport più praticati, attività collaterali più ricercate, abitudini degli appassionati. Periodo di Capodanno, di Carnevale, weekend lunghi e settimane bianche: ecco la modalità con cui si vive la montagna innevata.
Relax rigenerante
Il trend più significativo è quello di trascorrere nelle stazioni invernali giornate in cui si desidera non tanto “fare molto”, quanto “fare in modo rilassato e rigenerante”: il 74,4% dei turisti cerca infatti silenzio, contatto con la natura e tante emozioni in grado di dare piacere, salute e benessere.
Il bisogno di rallentare i ritmi è in crescita ed è in costante aumento l’interesse per tutte le attività all’aria aperta.
Non solo sport in pista ma anche grandi esplorazioni con gite, tour nella neve fresca, ski safari, escursioni nei rifugi, esperienze notturne sotto le stelle e poi pause dedicate al respiro, alla bellezza e al piacere del palato.
Per quanto riguarda gli sport, è in crescita (+2,6%) il numero di chi ne pratica almeno uno, sia esso sci alpino, sci di fondo, snowboard o escursioni con le ciaspole, con un incremento del noleggio delle attrezzature (lo sceglie il 67,6%, grazie all’offerta sempre più capillare e customizzata). Le discipline più gettonate? Lo sci fa la parte del leone (60,8% degli italiani) ed raccoglie più consensi dell’anno scorso (2milioni 625mila praticanti, + 2,2%), ma la tendenza slow a contatto con la natura conferma il suo fortissimo appeal: +14,8% per il fondo, +15,2% per lo scialpinismo, +4% per le ciaspolate, +0,5% per il freestyle, senza contare l’interesse per le piste di slittino, le gite con le slitte trainate dai cani, le “normali” passeggiate, il winter trekking.
Con gli amici
I giovani si ritrovano generalmente in gruppo, tra amici. Cresce infatti la presenza in quota di compagnie con un’età compresa tra i 22 e i 35 anni e anche chi decide di andare a sciare da solo (in genere hanno un’età superiore) sa che le occasioni per fare nuove conoscenze sono molteplici. Tutti, comunque, apprezzano le scuole di sci e moltissimi si rivolgono ai maestri: il 14-18% fra i 13 e i 44 anni, secondo la fascia di età, e il 13,5% per gli over 44.
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