15/08/2020

Vacanze in kajak

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 15/08/2020 Aggiornato il 15/08/2020

Il kajak è un’imbarcazione adattissima alle donne, permette di fare gite in acqua molto piacevoli e di tonificare upper body e addominali

kajak

Potete fare una gita sull’acqua tranquilla di un lago, o lungo le anse di un fiume placido e ombreggiato, contemplando il panorama e la fauna selvatica sulle rive. Oppure filare con ritmo vivace sul mare calmo, allontanandovi dalla battigia, dai bagnanti e andando alla scoperta di baie e spiaggette solitarie. O ancora, affrontare una discesa fra le rapide, lungo un torrente di montagna, destreggiandovi fra spruzzi e massi affioranti. Il denominatore comune è il kayak, protagonista delle vacanze e del tempo libero di un numero crescente di appassionati.

Ha scafo agile, sottile, allungato e una pagaia doppia, cioè dotata di due pale alle due estremità, con cui ci si spinge sull’acqua.

Diverso dalla canoa

Silvano Tresoldi, canoista presso il Canoa Kayak Club di Cassano d’Adda (MI), invita a non confondere il kayak con la canoa: il primo, che ha origini eschimesi, è un’imbarcazione bassa, piatta e a chiglia chiusa, in cui si sta seduti in un pozzetto, con le ginocchia leggermente sollevate e i piedi appoggiati a un puntapiedi regolabile, protetti da un gonnellino paraspruzzi a tenuta stagna che evita il rischio di imbarcare acqua. La canoa, invece, ha chiglia aperta e una pagaia singola, che si usa immergendola ora a destra e ora a sinistra.

Con la guida di un esperto

Quello della pagaia è uno sport divertente e accessibile a tutti, a qualsiasi età: è però indispensabile essere sempre accompagnate da un esperto. Se siete principianti, rivolgetevi a un centro federale o a un istruttore, per imparare l’abc della sicurezza e della tecnica. Per le prime esperienze userete un kayak ‘da turismo’, paragonabile a una bici da passeggio, stabile e maneggevole, e vi saranno forniti caschetto protettivo e giubbotto di salvataggio.

Tempi di apprendimento

Per imparare a procedere in direzione rettilinea serve circa mezz’ora, per bilanciare le forze nel gesto di remata e arrivare a compiere un movimento fluido e armonioso. Poi, con una decina di ore di lezione, potrete divertirvi in totale scioltezza: la scelta sarà fra gite dal piglio turistico, in cui si rema con calma anche per 2-3 ore e ci si gode la full immersion nella natura, oppure uscite più sportive, vere sessioni di allenamento dal ritmo sostenuto.

Per gli addominali e l’upper body

La remata sul kayak è un’attività fitness che modella tutto l’upper body ma anche gli addominali, che fungono da “cerniera” e aiutano a mantenere la stabilità. Non deve essere sottovalutata neppure la valenza cardio, che dipende dal ritmo tenuto ma che può garantire un buon consumo calorico.

E le donne sono avvantaggiate

Se tutto questo non vi ha ancora convinte, sappiate che le donne sono avvantaggiate in questo sport, incredibilmente grazie alle loro “zone critiche”: sul kayak il baricentro del corpo si trova in basso e la conformazione fisica femminile, con glutei e fianchi più pronunciati, aiuta molto nella stabilità. Inoltre le donne sono più sciolte, hanno una muscolatura più elastica e sono più agili degli uomini: questo rende l’apprendimento e l’esecuzione della pagaiata molto più agevole.