01/04/2020

Training fai-da-te: cellulite bye bye con uno squat

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 01/04/2020 Aggiornato il 01/04/2020

Ritenzione e buccia d’arancia possono dipendere da contratture muscolari nella zona dei fianchi: allungare le catene muscolari laterali con il child squat cross leg è di grande aiuto

Evgenia - squat cellulite

Quando, durante una lezione di stretching, ci viene richiesto di allungare con opportuni esercizi la catena muscolare posteriore, o quella anteriore, tutte capiamo perfettamente che cosa si intenda. Meno scontato e meno frequente è un lavoro in allungamento della catena muscolare laterale, che scende lungo il busto, sul fianco e percorre poi la fascia esterna della coscia e della gamba. Ma soprattutto: siamo certe di sapere quali benefici possa avere una simile azione su questi muscoli?

Vi sembrerà incredibile, ma mobilizzare la catena laterale è benefico per contrastare la cattiva circolazione e quindi previene o combatte ritenzione e buccia d’arancia nelle zone critiche.

Perché funziona

L’insufficienza venosa, cioè la difficoltà di risalita del sangue dai piedi verso il cuore, e il ristagno linfatico nelle gambe, con accumulo di liquidi e scorie negli spazi intercellulari, sono due problemi strettamente collegati e possono avere cause diverse.  Come ci spiega Evgenia Babrovskaia, senior coach della WTA Functional Training Academy una di queste è la presenza di contratture muscolari localizzate, che ostacolano il corretto deflusso dei liquidi: in particolare le tensioni anomale nella zona dei fianchi sono fortemente implicate nell’insorgenza di gonfiori e cellulite. Ripristinare una corretta circolazione è indispensabile per garantire drenaggio linfatico, ossigenazione ottimale dei tessuti e un migliore metabolismo cellulare e l’esercizio che la nostra esperta suggerisce per mobilizzare la fascia laterale è una combinazione di movimenti a corpo libero chiamata child squat cross leg.

Come si esegue il child squat cross leg

La posizione di partenza è eretta, con le gambe divaricate quanto i fianchi e le punte dei piedi lievemente extraruotate. Eseguite uno squat, cioè un piegamento sulle gambe, cercando di non modificare la curva fisiologica del tratto lombare della schiena. Una volta raggiunta la posizione di accosciata, appoggiate la mano sinistra al suolo dietro di voi, staccate il piede sinistro dal pavimento e fatelo scivolare verso destra, dietro al piede di appoggio. Raggiungerete una posizione in cui il fianco sinistro si avvicina a terra e tutta la catena muscolare sinistra si allunga e si mobilizza. Non è importante arrivare con il bacino quasi al suolo: se la vostra muscolatura è poco sciolta, è sufficiente accennare il movimento e rimanere con il fianco distante dal suolo, l’efficacia non verrà meno. Effettuate la sequenza per 20 volte alternando i lati. Poi ripetete il tutto 3-4 volte, con brevi pause di recupero fra l’una e l’altra.