07/08/2023

Surf: comincia così

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 07/08/2023 Aggiornato il 07/08/2023

I primi tentativi possono sembrare frustranti, perché si ripetono moltissime volte gli stessi gesti. Una volta conquistato l’equilibrio sulla tavola, però, forma fisica ed emozioni sono assicurate

surf - primi passi

Tutte pazze per il surf: lo praticano ragazze giovanissime e professioniste di età più matura. Alcune cercano la forma fisica, altre la capacità di concentrazione, altre ancora mettono alla prova la tenacia con cui rimettersi i piedi dopo uno scacco. E poi ci sono le amanti delle sfide adrenaliniche o delle emozioni che il contatto strettissimo con il mare regala. Ludovico Vanoli, atleta e allenatore di wakeboard e presidente di Wakeparadise Milano, il watersport park più grande d’Italia, racconta alle principianti come accostarsi a questo sport.

Se avete esperienza di skateboard o di snowboard siete avvantaggiate, perché sapete già come gestire l’equilibrio in una condizione di instabilità.

Prime lezioni “a secco”

Per imparare a mantenersi in equilibrio sulla tavola, è bene cominciare in un luogo di mare in cui il fondale è sabbioso, le correnti non sono forti, le onde sono di dimensioni ridotte. Naturalmente il fai-da-te è sconsigliato: bisogna iscriversi a un corso, rivolgendosi ai centri federali accreditati e lasciandosi guidare da un istruttore. La prima parte dell’apprendimento avviene a secco, sulla spiaggia, dove si provano le posizioni base del surf: quella prona, che serve a spostarsi nell’acqua, la “remata” con le braccia, che permette di raggiungere la zona dove si infrangono le onde, e l’”alzata”, che con un gesto sicuro e deciso permette di trovarsi in piedi sulla tavola e di “prendere l’onda”.

L’entrata in acqua

La vera sfida all’equilibrio arriva quando si entra in acqua: si raggiunge a piedi una zona lontana dalla riva, in cui la profondità si sufficiente a cadere senza rischi (sì, avviene proprio questo, non pensate di imparare in acqua bassa), e si cominciano i tentativi. Mettete in conto di ripetere moltissime volte i gesti che, a secco, sembravano facili, ma non perdetevi d’animo: se siete portate, già dopo la prima lezione riuscirete a sentirvi stabili in posizione eretta e a lasciarvi trasportare, anche se per pochi metri, dalla corrente. Se invece siete meno predisposte, servono 3-4 incontri, con il maestro che vi segue passo-passo in acqua e che tiene ferma o indirizza la tavola mentre voi eseguite gli esercizi.

Rinforza i muscoli e l’autostima

L’allenamento, in ogni caso, dà grande soddisfazione: perché è completo e utilissimo alla forma fisica (e per questo piace alle donne), perché migliora la fiducia in se stesse e perché, una volta raggiunta un po’ di sicurezza, permette di emozionarsi con una pratica sportiva sempre diversa e affascinante.