12/08/2020

Stretching del risveglio in vacanza

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 12/08/2020 Aggiornato il 12/08/2020

Una serie di facili movimenti vi aiuta a sciogliere i muscoli e a mobilizzare le articolazioni, ma sfrutta anche la respirazione diaframmatica per riossigenarvi: eseguite la sequenza all’aperto, per un’azione rigenerante più completa

stretching risveglio

In vacanza è più facile ritagliare spazi di benessere da dedicare a se stesse. Un appuntamento molto rigenerante è quello con una sequenza di stretching al risveglio, che sfrutta gli esercizi di allungamento e di mobilizzazione articolare per rendervi più sciolte e la respirazione per migliorare l’ossigenazione di tutto l’organismo. La sessione proposta dal nostro personal trainer Pietro Garavini dura circa 10 minuti ed è alla portata di tutte: eseguitela possibilmente all’aperto, su un terrazzo o addirittura sulla spiaggia o in un prato, per godere anche dell’effetto benefico del contatto con la natura.

Ogni esercizio o tenuta deve durare circa 30 secondi: calcolatene la durata completando 3 atti respiratori diaframmatici lenti e profondi.

La sequenza

La sequenza inizia sedute a gambe piegate con i piedi a contatto: appoggiate le mani sulle caviglie e muovete delicatamente le ginocchia su-e-giù come le ali di una farfalla.

Estendete una gamba davanti e lasciate l’altra piegata, con la pianta del piede appoggiata alla coscia opposta. Flettete il busto sulla gamba estesa e portate le mani verso il piede. Ripetete invertendo la posizione delle gambe.

Lasciate una gamba tesa e portate il piede opposto al di là della coscia, appoggiatelo a terra ed eseguite una torsione del busto in direzione del ginocchio, aiutandovi con le braccia (come nella foto). Ripetete la tenuta invertendo la posizione delle gambe.

Ritornate nella posizione “a farfalla”, con le piante dei piedi a contatto, e fate passare le mani al di sotto delle caviglie, afferrando i piedi. Flettete il busto in avanti e avvicinate la fronte ai piedi.

Portatevi in posizione eretta, lentamente, per evitare capogiri. Poi, con le ginocchia lievemente piegate, flettete il busto sulle cosce, lasciate “cadere” testa e braccia verso il suolo e rilassate la schiena, ondeggiando delicatamente a destra e a sinistra.

Con un ampio passo in avanti, scendete in affondo, appoggiate il ginocchio posteriore a terra e, portando le mani dietro alla nuca, eseguite una torsione del busto nella direzione della gamba anteriore. Cambiate la posizione delle gambe e ripetete la torsione nella direzione opposta.

Ritornate in piedi, spingete la testa verso l’alto, come se un filo vi tirasse in su, ma senza alzare il viso. Mantenete la posizione, poi eseguite una rotazione del capo verso destra, fermandovi per 3 respirazioni al massimo dell’escursione del movimento, e verso sinistra. Analogamente, inclinate la testa verso la spalla destra (senza sollevarla) e verso la sinistra. Infine disegnate un cerchio con il capo, lentamente, prima verso destra e poi nella direzione opposta.