24/08/2017

Sport outdoor, un training climatico per rinforzare l’organismo

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 24/08/2017 Aggiornato il 24/08/2017

Fare attività fitness all’aperto, nel periodo estivo, risveglia le capacità di adattamento alle condizioni climatiche che le sedute nel comfort termico delle palestre riducono

Salomon-Vanessa-Andrieux

Gli ambienti in cui pratichiamo il fitness indoor hanno sempre condizioni climatiche pensate per offrirci il massimo comfort: piscine caldissime (per non rischiare di prendere freddo), palestre con ventilazione refrigerante (per non sudare sgradevolmente), sale cardio con temperature “da salotto”. Ma sarà davvero un vantaggio? Gli sportivi più “spartani” guardano con un pizzico di ironia i “colleghi” che si allenano in situazioni tanto ottimali, perché ritengono che il fisico debba essere messo alla prova e fortificato con stimoli molteplici. Tutte queste “coccole”, secondo loro, finiscono per indebolire l’organismo, che è fisiologicamente predisposto per adattarsi al clima e agli sbalzi di temperatura in cui si trova e che invece così si disabitua ad auto-proteggersi.

La bella stagione e le attività sportive outdoor possono essere un’occasione per offrire al fisico anche un training “climatico”, risvegliando le sue capacità di adattamento all’ambiente.

Sviluppare l’adattamento

Paolo Michieletto, docente presso la facoltà di Scienze motorie a Torino, spiega che l’adattamento è una condizione fisiologica connaturata all’attività fisica stessa: anche solo per contrastare il progressivo surriscaldamento provocato dai movimenti, infatti, l’organismo innesca automaticamente sofisticati meccanismi di termoregolazione (il più evidente è il sudore). A maggior ragione, il corpo è per natura in grado di mettere in atto da solo le misure necessarie ad affrontare una sala corsi in cui si suda particolarmente o un ambiente freddo: è perciò utile allenarsi a mantenere e a sviluppare questa sua capacità.

Scegliere l’abbigliamento giusto

Andare a correre nella natura, praticare il trekking o fare sport all’aperto ci permette di incontrare situazioni climatiche diverse, sbalzi di temperatura improvvisi, e costituisce un modo per rinforzare le nostre difese e stimolare il corpo a reagire (evitandoci di ammalarci per un “colpo d’aria” o quando “prendiamo freddo”). L’importante è scegliere l’abbigliamento giusto. Come

  1. Non copritevi eccessivamente. Troppi strati di tessuto impediscono ai sensori della pelle di cogliere i segnali termici esterni e di auto-regolarsi. Abituatevi a lasciare che sia il corpo a proteggersi da solo.
  2. Vestitevi a strati, per adeguarvi più facilmente alle condizioni in cui vi trovate.
  3. Curate i base-layer, cioè i capi che stanno a contatto con la pelle. Devono allontanare l’umidità dal corpo perché, in caso contrario, quando vi scoprite, basta un po’ di vento freddo o un ritmo di training più blando per mettere a rischio la salute.
  4. Portate indumenti di ricambio. Sostituire i capi bagnati di sudore e disporre di felpe o giacche protettive, per quando ci si ferma surriscaldate, è una strategia vincente.