22/02/2022

Scialpinismo slim & tone

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 22/02/2022 Aggiornato il 23/02/2022

La fase di salita di un’escursione con le pelli sotto agli sci può diventare una sessione di allenamento cardiovascolare o di tone-up per i muscoli: basta inserire gli esercizi mirati più giusti

Outdoor Studio 2020.

Negli ultimi inverni è diventato una disciplina molto amata anche per chi non l’aveva scoperta prima, perché offre un contatto con la natura molto rigenerante: ma lo scialpinismo, per molte praticanti, è anche una forma di fitness efficacissima per la silhouette.

Durante le risalite, infatti, cambiando il ritmo dell’andatura o modulando opportunamente il passo e i movimenti, si possono ottenere benefici diversi sul fisico.

Ci spiega qualche trucco strategico un’atleta che di allenamenti mirati se ne intende: Martina Valmassoi, detentrice del record mondiale sulle 24 ore di scialpinismo e ambassador Crazy. La discesa lungo pendii incontaminati, lontani dalla folla, si può considerare il giusto premio dopo il training: la fase allenante è quella della salita.

Un workout cardio & tone

Dal punto di vista fitness questa disciplina si presta a essere interpretata in due modi diversi: come un esercizio cardio, in grado di allenare il sistema cardiorespiratorio e di promuovere lo smaltimento di qualche chilo di troppo, e come un allenamento per potenziare tutta la muscolatura, soprattutto quella dalla vita in giù, con l’obiettivo di rassodare e definire meglio la figura. La nostra esperta ritiene che un paio di uscite di scialpinismo alla settimana siano perfette per dedicarsi, alternativamente, alla prima e alla seconda tipologia di workout. Tenete presente che il peso dell’attrezzatura influisce sull’intensità del lavoro, in particolar modo su quello muscolare: sci e scarponi, ma soprattutto lo zaino con il suo contenuto, rappresentano un carico aggiuntivo che vi permette di modulare l’impegno secondo le vostre esigenze e possibilità.

L’esercizio aerobico

L’esercizio cardiovascolare si incrementa aumentando il ritmo con cui procedete durante la salita: anziché seguire il ritmo “normale” del vostro passo, potete aumentarlo progressivamente e sollecitare così in misura maggiore il cuore e i polmoni. Attenzione, bisogna sempre considerare il livello di partenza e seguire una progressione: è bene che la principiante effettui prima degli allenamenti e ritmo costante, abituandosi all’attività motoria cardio in salita, per passare poi a degli interval training. In pratica, in una sessione di allenamento (cioè durante la salita della vostra escursione), potete inserire 2-3 intervalli da 10 minuti in cui il passo diventa più corto ma più ritmato e rapido.

L’esercizio di potenziamento

Per effettuare un lavoro di potenziamento che modelli i muscoli, soprattutto quelli delle gambe e dei glutei, è sufficiente avanzare in salita. Se però volete aumentare l’impegno (e quindi i risultati), oltre a sfruttare il peso dello zaino come sovraccarico, potete inserire qualche intervallo di lavoro in cui modificate il modo di compiere i passi. Come? Allungate ogni passo rispetto all’ampiezza naturale della vostra andatura-tipo. Questo movimento un po’ estremizzato, simile a una sessione di affondi, sollecita molto di più i quadricipiti e i glutei e 1-2 intervalli da 10 minuti sono molto efficaci.