Sci di fondo: impara l’ABC in un camp

Se pensate che un “camp” sia un breve vacanza ludico-sportiva destinata ai bambini o agli adolescenti, vi sbagliate. È un’esperienza dedicata anche agli adulti, quest’anno è di grande tendenza e Marco Ranaldi, istruttore e allenatore federale Fisi di sci di fondo e creatore della Nordic Sport Academy, spiega i motivi per cui scegliere questa formula per imparare a sfrecciare sugli sci stretti, divertendosi in compagnia e scoprendo tutti i segreti di questo sport.

Le “clinic” dello sci

Forse è più facile sentire parlare di “tennis clinic”, d’estate, ma anche lo sci di fondo ha le sue “clinic”: sono delle full immersion, in genere della durata di 3-4 giorni, in cui i partecipanti si calano totalmente nel mondo di questo sport, guidati da istruttori specializzati. Sono aperti a tutti, dai principianti che desiderano apprendere i rudimenti della tecnica e acquistare confidenza con gli sci nordici, ai più esperti, che intendono migliorare le proprie capacità e il proprio stile.

Si svolgono nelle località montane più note e la giornata è dedicata interamente ad attività teoriche e pratiche. Sulla neve si apprendono (o si perfezionano) la tecnica classica, quella di pattinaggio e quella della discesa (e delle curve), con lezioni di più ore fra mattino e pomeriggio. I principianti stanno nel campo-scuola, chi è più autonomo è accompagnato sulle piste ad hoc.

Una preparazione completa

Non c’è solo il lavoro con gli sci, ma tante esercitazioni propedeutiche, attività ludico-motorie specifiche, esercizi coordinativi, esperienze di scivolamento che sviluppano tutte le qualità specifiche di chi pratica il fondo. A questo training si aggiungono gli incontri indoor, con momenti di preparazione atletica ed esperienze di cura dell’attrezzatura. Poiché una vacanza, per quanto sport-inspired, non è fatta di sola attività fisica, i partecipanti hanno anche tempo per socializzare, per le serate enogastronomiche e per scoprire le bellezze naturali del luogo.