Sand Basket: la pallacanestro va in spiaggia
Niente palleggio, ma tanta voglia di giocare. Da un’intuizione tutta italiana nasce il sand basket, che invita i cestisti ad abbandonare il parquet e a mettersi alla prova sulla sabbia. Con o senza “vista mare”
Lo sport in spiaggia è un momento di aggregazione e divertimento. E molte discipline di squadra vantano una propria declinazione vacanziera in spiaggia, dal beach volley al beach tennis, passando per il beach soccer. Tutti tranne una, la pallacanestro.
Per colmare l’esigenza di tutti gli irriducibili della palla a spicchi nel 2012 nasce il sand (sabbia) basket e l’idea è 100 per cento made in Italy.
«Il metodo di gioco è stata studiato e messo a punto sia per la categoria senior, sia per i bambini, senza dimenticare il sand basket unificato, che prevede squadre di giocatori diversamente abili e normodotati», dice il dottor Gianpaolo Porfidia, responsabile della disciplina. Il plus è che la pallacanestro on the beach è stata esportata a livello internazionale e che è possibile praticarla persino dove non c’è spiaggia: è sufficiente riportare della sabbia e il gioco è fatto (attualmente un campo da sand basket alpino si trova in Valle d’Aosta, a Champoluc).
La rivoluzione: niente palleggio
Per giocare a sand basket, come è facile intuire, non è possibile palleggiare. Così, il gesto protagonista del parquet è stato sostituito dal trascinamento della palla sulla sabbia con la mano. Per portarsi sotto canestro resta valido il classico “dai e vai”, che prevede una serie di passaggi tra giocatori senza che la palla tocchi il playground. «Trascinare la palla può sembrare un gesto atletico innaturale, ma la sabbia permette di agevolare alcune azioni, senza che ce ne rendiamo conto», precisa l’esperto.
Alcune regole
Nel sand basket il campo è ristretto, la palla più piccola (occorre una taglia 6, anziché la 7, per gli adulti e una taglia 4 per i bambini, che è stata realizzata appositamente). Il minutaggio si accorcia, perché il gioco è più faticoso e il canestro si abbassa: 2,95 metri è l’altezza per i senior e ancora più basso quello del mini sand. Le squadre sono composte da quattro atleti.
I benefici
La disciplina viene utilizzata dalle società di pallacanestro come preparazione pre-campionato. Giocare a piedi scalzi sulla sabbia riduce la possibilità di infortunio e permette una ripresa migliore e più rapida in caso di fratture e lesioni. «Senza dimenticare che non avendo il palleggio, il gioco coinvolge tutta la squadra all’ennesima potenza: difficile per un giocatore fare il coast to coast da un canestro all’altro solo trascinando il pallone nella sabbia», conclude Porfidia.
Low cost
Realizzare un campo, dotarsi di palloni e divise per questa disciplina richiede dei prezzi contenuti: circa 1000 euro per una spiaggia, 5/6mila euro per un’altra località lontano dalle coste, dove è necessario riportare la sabbia. Per info: sandbasket.com
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