09/11/2022

Nuoto: modella le gambe con le pinne

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 09/11/2022 Aggiornato il 09/11/2022

Sono un tool utilissimo anche in piscina, per migliorare la propria tecnica di nuoto: fanno lavorare in modo più completo ed efficace i muscoli degli arti inferiori e i glutei, con benefici su tono e definizione

Nuoto pinne

Anche se siete amanti della piscina, è sicuramente difficile che decidiate di andare ad allenarvi con le pinne. In genere, infatti, si associa questo accessorio allo snorkeling, alla subacquea e al nuoto in mare aperto. I coach Arena spiegano invece che nuotare con le pinne anche in vasca è molto divertente, ma soprattutto offre dei vantaggi per il vostro training.

Consente di variare la routine, aiuta a lavorare sulla tecnica, permette di potenziare (e quindi a modellare) la muscolatura delle gambe, di aumentare la flessibilità articolare e di proteggere le spalle da un carico eccessivo.[/su_box_no_text

Scopri tutti i vantaggi

Rinforzare i muscoli delle gambe è molto importante per farle lavorare al meglio mentre si nuota. La tecnica efficiente prevede che le gambe vengano mosse con battuta rapide e ravvicinate, con i piedi estesi: in questo modo anche l’assetto in acqua migliora, perché si è più sollevate, e la propulsione aumenta. Usando le pinne e aumentando la resistenza da vincere, a causa dell’aumento di superficie esposta al liquido, si ha una migliore percezione dei movimenti di gambata: seguendoli in ogni loro fase, si può quindi correggerne facilmente i difetti e le manchevolezze. La controprova è immediata: quanto più si perfeziona la tecnica della gambata, tanto più si riesce ad aumentare la velocità. Anche dal punto di vista estetico i benefici sono considerevoli: il lavoro muscolare necessario a vincere la maggiore resistenza del liquido comporta un esercizio più intenso e completo per tutti i muscoli delle gambe e per i glutei, che perciò si rassodano e si definiscono.

Caviglie più flessibili

Lo studio degli allenamenti degli atleti ha mostrato che nuotare con le pinne, grazie alla resistenza da vincere, rende le caviglie più flessibili. Poiché l’efficienza della gambata dipende anche dalla capacità di flesso-estensione dei piedi, scendere in vasca con le pinne è utilissimo per imparare a nuotare meglio.

Postura più corretta

La maggiore propulsione ottenuta grazie alle pinne fa sì che il corpo, che si muove più velocemente, stia più sollevato nell’acqua: questa posizione è la più corretta per nuotare bene e in modo funzionale. A poco a poco viene percepita come tale dal cervello, viene acquisita e sarete in grado di assumerla anche quando nuoterete senza pinne, con tutti i suoi vantaggi: gesto più fluido ed efficace, maggiore spinta da parte delle gambe, tecnica di bracciata migliore e meno faticosa. Importante: le pinne consentono di ridurre lo sforzo delle braccia, perché gran parte del lavoro di sposta alle gambe, e di salvaguardare le articolazioni delle spalle da sovraccarichi e infortuni.

L’esperto consiglia

Ricordate che le pinne da piscina sono corte e maneggevoli, a differenza di quelle per la subacquea e il nuoto in mare, più lunghe. Usatele per diversificare gli allenamenti: potete sceglierle più rigide (se volete potenziare di più i muscoli delle gambe) o più morbide (per una nuotata agevole e fluida), a tallone aperto (per avere più mobilità per le caviglie) o chiuso (per sentirvi più sicure).