08/07/2021

Nuoto: dimagrisci migliorando la resistenza

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/07/2021 Aggiornato il 08/07/2021

La capacità di protrarre a lungo qualsiasi attività fisica senza il “fiatone”, sia nello sport che nella vita di tutti i giorni, si può migliorare efficacemente con un workout mirato al mare o in piscina 

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Come ve la cavate in fatto di resistenza? La capacità di protrarre a lungo un’attività motoria senza che si verifichino cali di rendimento, è un’attitudine che dipende dal grado di allenamento cardiocircolatorio e respiratorio, perché durante l’esercizio fisico, indipendentemente dalla sua intensità, il cuore e i polmoni sono chiamati a un impegno maggiore rispetto a quello richiesto a riposo. Si tratta di una qualità importante per qualsiasi pratica sportiva, ma anche nella vita di tutti i giorni, perché consente di affrontare qualsiasi sforzo prolungato con maggiore facilità, senza sentirsi sfiniti per la fatica: non è innata e non è influenzata dall’età, la si può infatti possedere (e incrementare) sia da giovani che quando si è adulti.

Gli allenamenti che sviluppano la resistenza hanno anche risvolti estetici: aiutano a bruciare grassi di deposito, cioè a snellire la figura.

I coach Speedo suggeriscono di migliorare la resistenza con il nuoto e ci propongono un programma di allenamento mirato con questo obiettivo. Il plus? Se sarete costanti nelle sedute di lavoro, vi aiuterà a perdere qualche chilo di troppo.

Come organizzare il workout

Iniziate il workout con un riscaldamento, nuotando 2 x 50 metri a stile libero e 2 x 50 metri a dorso. Poi iniziate la fase centrale del vostro workout, un main-set da 500 metri.

Nuotate per 4 x 50 metri a stile libero, aggiungendo per 2 delle 4 frazioni un esercizio che migliora la forza muscolare nelle gambe: procedete appoggiando le mani a una tavoletta galleggiante e spingetevi solo a forza di gambe. Passate poi a 2 x 50 metri nuotando a rana e a 2 x 50 metri a stile libero: in entrambi i blocchi, aumentate il ritmo nella seconda delle due frazioni. Proseguite con 50 metri in cui stringete fra le mani la tavoletta (facendo in modo che stia verticale, cioè opponga resistenza all’acqua) e vi spingete con le gambate dello stile rana. Completate con 2 x 50 metri a stile libero, aumentando la velocità di esecuzione nella seconda frazione.

Il defaticamento, che conclude la sessione in vasca, prevede 2 x 50 metri a dorso e 2 x 50 metri a stile libero, con un ritmo progressivamente più blando, in modo da riportare cuore e respirazione alle condizioni abituali di riposo.