14/11/2023

Nuoto: 3 esercizi prima di scendere in vasca

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 14/11/2023 Aggiornato il 14/11/2023

Una fase preliminare, con un breve lavoro a secco, consente di ampliare la mobilità articolare e quindi di lavorare meglio durante la sessione di training vera e propria in piscina

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Una sessione di allenamento in piscina ha la stessa scansione di un workout in palestra, con un riscaldamento, una fase centrale e un defaticamento, con la differenza che in vasca tutto è a base di nuoto: cambiano solo il ritmo e le modalità dell’andatura. Tuttavia i coach Arena ricordano che è utile far precedere la discesa in acqua da alcuni esercizi, che sono adottati anche dalle grandi atlete prima di cominciare il loro training.

Il focus della fase “a secco” è la mobilità articolare, e in particolare la flessibilità e l’elasticità della zona toracica, che è particolarmente coinvolta nel gesto tecnico del nuoto.

Il training “a secco”

Ecco tre esercizi che potete eseguire a bordo piscina, prima di entrare in acqua: sono ispirati ad alcuni dei movimenti che la campionessa australiana Cate Campbell effettua prima di nuotare.

  1. Sedetevi al suolo, divaricate le gambe (tese) e aprite le braccia a croce. Immaginate di avere un bastone che ve le tiene ferme in questa posizione, che dovrà rimanere sempre la stessa in ogni fase dell’esercizio. Inspirando ruotate il busto a destra e flettetelo in avanti, fino a portare la mano sinistra al piede destro. Espirando ritornate alla posizione di partenza, poi eseguite lo stesso movimento di torsione e di flessione portando la mano destra al piede sinistro. Cercate di non contrarre i quadricipiti e se non arrivate a toccare i piedi non preoccupatevi: l’efficacia del movimento non viene meno, anche se vi flettete solo quanto vi è possibile. Eseguite 8-10 ripetizioni.
  2. In quadrupedia, in appoggio sulle mani e sulle ginocchia. Staccate la mano destra e inspirando portatela verso il soffitto, aprendo esternamente il braccio ed eseguendo una torsione del busto. Poi fate scendere il braccio, infilatelo fra il braccio e la coscia opposta e spingete la spalla destra verso il suolo, espirando e piegando il gomito sinistro. Ripetete aperture e chiusure per 3-4 volte, poi fate passare la mano in mezzo alle gambe e afferrate la caviglia sinistra, in modo da allungare bene tutta la catena muscolare laterale: tenete la posizione di stretching per 2 respirazioni complete. Ripetete il tutto dall’altra parte.
  3. In quadrupedia, come nell’esercizio precedente, effettuate 4-5 movimenti completi di “cat-stretch”: incurvate la schiena quanto più potete, poi inarcatela e alternate i due movimenti, Il lavoro serve ad allungare i muscoli intercostali (importanti nella respirazione durante il nuoto) e a rendere più sciolta la zona scapolare.