24/08/2023

Nature hiking: prova l’emozione dell’escursionismo slow

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 24/08/2023 Aggiornato il 24/08/2023

Chiamato anche slow trekking o slow trail, è la forma più soft di camminata nella natura. Svolto in autonomia o con una guida esperta della flora e della fauna della zona, è un antistress perfetto

nature hiking

Per rigenerarsi dagli stress cittadini e dimenticare le frenesie della vita quotidiana non basta riposare, fare nuove conoscenze o praticare il proprio sport preferito. Anche la full immersion nella natura ha grandi potenzialità terapeutiche, purché si impari ad assaporarne le bellezze. È questo lo spirito del nature hiking, che è spesso indicato anche come slow trekking, slow foot o, nelle ultime stagioni, anche slow trail: un’attività all’aria aperta che si differenza dal “classico” escursionismo per il ritmo tranquillo e rilassato.

Con calma, guardandosi attorno

L’importante non è sfidare le proprie capacità fisiche e il proprio allenamento lungo sentieri impervi e faticosissimi, ma camminare fra prati e boschi con calma, guardandosi intorno, contemplando il paesaggio e traendone nuove energie. Come spiega Barbara Wiegele, guida, esperta certificata di forest therapy e accompagnatrice naturalistica specializzata nella regione austriaca di Villach, questo genere di itinerari si può affrontare con approccio fai-da-te, oppure facendosi descrivere da una guida esperta del luogo gli animali che si incontrano o le specie vegetali tipiche della zona, con le loro proprietà terapeutiche, cosmetiche o l’impiego che se ne può fare in cucina.

Camminare in montagna, o in luoghi collinari verdeggianti, è la forma di escursionismo più ludica e meno impegnativa: si presta quindi anche ad uscite in “formato famiglia”.

Tragitti semplici

L’obiettivo di chi sceglie questa attività motoria soft è isolarsi, entrare in contatto con la natura, magari raggiungere una meta panoramica non tanto lontana, per scattare delle foto o semplicemente per sedersi e rilassarsi. In molte località turistiche esiste ormai una rete di sentieri dedicati allo slow trail, indicati sulle mappe locali come tutti gli altri itinerari escursionistici: sono tragitti semplici, pressoché pianeggianti o con una pendenza e un dislivello limitati, che si percorrono nell’arco di una o due ore.

Per provare non occorre alcuna preparazione fisica particolare né un equipaggiamento tecnico specifico, come ad esempio nell’hiking o nel trekking. Avere con sé una felpa e un’antipioggia permette di affrontare eventuali cambiamenti meteorologici repentini, mentre ai piedi sono sufficienti calzature confortevoli che offrano supporto ed evitino di scivolare. Anche le scarpe da running o le comuni sneaker possono bastare.