10/06/2018

Napercise, in palestra per fare un pisolino

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 10/06/2018 Aggiornato il 10/06/2018

Arriva anche in Italia una forma di training inconsueta e rigenerante, che punta al riposo del corpo e della mente. Prevede esercizi di respirazione e di stretching e 20 minuti di sonno

napercise

Che cosa fate quando sentite l’irrefrenabile desiderio di schiacciare un pisolino? Da oggi dovete andare in palestra. Non è uno scherzo. Sull’onda del successo riscosso in Spagna, Belgio e soprattutto nel Regno Unito, è sbarcata in Italia una nuova forma di training, il Napercise (dalla fusione dei termini inglesi nap, che significa appunto pisolino, ed exercise).

Una breve pausa di sonno funziona come una ricarica: rende più attivi, lucidi e pronti, sveglia i riflessi, alza la soglia dell’attenzione, migliora il tono dell’umore e riduce gli stati d’ansia

Invece di macchine  e attrezzi tanti letti singoli

A introdurla in Italia nella sua nuova sede di Milano San Felice ci ha pensato la catena internazionale di centri fitness David Lloyd Clubs, rivoluzionando il concetto tradizionale di allenamento e puntando su una lezione che promuove il benessere psicofisico. La trainer, educatrice d’infanzia e insegnante di yoga Sara Mancinelli ci racconta come si svolge una lezione, ben diversa da quelle che conosciamo a partire dall’ambiente. Immaginate uno studio con tanti letti singoli, dotati di comodo materasso, coperta e mascherina per coprire gli occhi.

Con la musica in sottofondo

La musica di sottofondo è rilassante, la temperatura è mantenuta intorno ai 18-19 gradi, per stimolare l’organismo a bruciare calorie anche durante il sonno. Voi indossate abiti sportivi comodi, togliete le scarpe e vi preparate al riposo.

Tre fasi diverse

Nei 45 minuti della seduta si succedono tre fasi.

Stretching e respir

La prima prevede esercizi di respirazione e di dolce allungamento, che si effettuano in piedi o seduti sul letto: l’obiettivo è entrare in sintonia con il proprio corpo e con il ritmo del respiro, lasciando che le spalle, la schiena, il collo e tutti i muscoli si decontraggano.

Venti minuti di perfetto relax

Poi ci si distende sui letti, ci si copre, si assume la posizione che più si trova comoda per dormire (supina, sul fianco, fetale) e ci si lascia andare. Sono 20 minuti di totale riposo, nemmeno l’insegnante parla: passa invece fra gli allievi, a massaggiare delicatamente il loro cuoio capelluto con uno speciale strumento metallico, per indurre il relax più totale. Chi non dorme può comunque staccare la spina in modo molto rigenerante.

Un dolce risveglio

La lezione si conclude con il risveglio, sottolineato da esercizi di respirazione e da movimenti ad hoc, che preparano a riprendere le proprie attività con maggiore sprint.