27/05/2018

Intestino: stop ai disturbi con la ginnastica interna

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 27/05/2018 Aggiornato il 27/05/2018

Stipsi, colite, gonfiore e dolori possono avere molte cause, ma una ginnastica dolce può dare sollievo e normalizzare la situazione. Eseguitela al bisogno, come pronto soccorso

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I disturbi e le irregolarità intestinali sono compagni di vita per molte donne, per brevi periodi o per archi di tempo più lunghi: stipsi, dissenteria, dolore, senso di gonfiore, tendenza al meteorismo. Le loro cause possono essere molteplici: spesso dipendono da uno stile di vita non equilibrato, dalla sedentarietà o da una dieta sbilanciata, ma in molti casi è lo stress il principale responsabile dei fastidi a carico del colon. Il movimento può regalare sollievo e contribuire a contrastare questi disturbi, perché gli esercizi ad hoc comportano una sorta di massaggio degli organi addominali, che può avere azione stimolante o rilassante e decongestionante.

Agire sui visceri con pressioni ritmate, attraverso torsioni del busto o flessioni delle gambe al petto, serve a mobilizzarli, a riattivarne la funzionalità e favorisce l’eliminazione degli accumuli gassosi.

Bastano 2 esercizi di ginnastica interna

Il chinesiologo e osteopata Marco Brazzo, che è un teorico e sostenitore della “ginnastica interna”, cioè di quelle sequenze di movimenti che interferiscono con la buona salute del “contenuto” del nostro corpo, ci insegna due esercizi mirati per normalizzare le funzioni dell’intestino.

  1. In ginocchio, sedute sui talloni, con il busto flesso sulle ginocchia e le braccia appoggiate a terra, tese ai lati della testa. Se non riuscite a tenere le gambe unite, perché la chiusura del busto sulle cosce è difficoltosa, allontanate i piedi l’uno dall’altro. Strisciando i palmi sul pavimento, stiratevi il più possibile, portando le mani più avanti possibile ma senza alzare i glutei dai talloni. Mantenete lostiramentoper 5 profonde respirazioni addominali, facendo attenzione a non inarcare la zona cervicale, poi ritornate alla posizione di partenza. Ripetete l’esercizio 3 volte. Dell’esercizio esiste anche una variante, in cui una gamba è estesa dietro e il busto si flette solo sull’altra: la sua peculiarità è che, eseguendolo da entrambi i lati, si stimolano in modo più mirato prima il colon ascendente e poi il colon discendente.
  2. Supine, gamba sinistra distesa e ginocchio destro al petto. Intrecciare le mani sopra alla gamba piegata, tirandola verso il petto con dolcezza ma in modo deciso. Dovete provocare una lieve tensione all’altezza dell’anca. Mantenete la posizione respirando regolarmente, fino a quando la tensione si allenta. Poi ripetete dall’altra parte.