Gravel running: la corsa in & off road
Si alternano asfalto e sentieri in terra battuta, ma la corsa è priva di particolari difficoltà tecniche ed è quindi accessibile a chiunque
Se siete amanti della corsa, abbastanza attente alle novità che il mercato dell’abbigliamento e delle attrezzature tecniche offre, avrete scoperto l’esistenza di una categoria di scarpe da running di cui in passato si è parlato poco: il segmento da gravel. Abbiamo chiesto a Lorena Brusamento, istruttrice di atletica leggera, running coach e ultramaratoneta, di spiegarci in che cosa consiste esattamente questa branca della disciplina.
In un futuro molto vicino, le caratteristiche del gravel running saranno sicuramente sfruttate dalle località turistiche montane per offrire a tutti dei percorsi di fondovalle creati ad hoc, segnalati e divertenti.
Tante varianti
Come è accaduto nel mondo delle camminate in quota, in cui negli ultimi anni abbiamo assistito a una differenziazione molto puntuale e precisa fra le diverse modalità di pratica, dall’hiking allo slow trail, dal nordic walking all’avvicinamento, dal nature hiking al trekking, anche il settore della corsa ha le sue varianti. Ci sono infatti le due grandi famiglie della corsa su strada (o su pista) e della corsa off road, cioè fuoristrada. In quest’ultima rientra il trail di montagna “puro”, su terreno di ogni tipo (roccia, sentiero esposto o in cresta, neve, sassi, ghiaia) e con dislivelli importanti, che costringono talvolta a camminare velocemente anziché correre. C’è poi il trail running, che è la corsa fuoristrada in quota, su sentiero o mulattiera, con dislivelli non esagerati che rendono possibile mantenere pressoché continuativamente la falcata di corsa. Rispetto alle calzature da trail puro, che privilegiano il grip e hanno suole più rigide e scolpite, quelle da trail running hanno la suola con una lavorazione che offre buon grip e “ancoraggio” ma devono essere anche più reattive ed elastiche, perché per correre occorre poter “spingere” ad ogni balzo.
In & off ma alla portata di tutti
Il gravel running è invece una via di mezzo fra il trail running e la corsa su strada: prevede infatti che si passi dall’asfalto allo sterrato, da una ciclabile perfettamente liscia a un sentiero in terra battuta, fango o ghiaino, ma la condizione essenziale è che l’itinerario non implichi difficoltà particolari né dislivelli importanti (al massimo lievi ondulazioni). Insomma, deve essere alla portata di tutti. Coerentemente con queste caratteristiche del suolo, la scarpa da gravel running deve poter accompagnare tanto sull’asfalto, con elasticità, ammortizzazione e reattività adeguate, ma avere anche un po’ di grip per lo sterrato e i terreni bagnati: insomma, deve garantire confort trasversale.
In gruppo
Le città offrono l’alternanza di ambienti e di terreni ideale per il gravel running, tanto che stanno facendo la loro comparsa gruppi di praticanti e di coach che si ripropongono di vivere questo sport e di allenarsi seguendone i criteri di libertà e varietà.
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