Ginnastica ritmica: le Farfalle volano in alto
Reduci da nuovi, prestigiosi successi agonistici, ecco le sei ragazze della squadra nazionale di ginnastica ritmica viste con gli occhi della loro allenatrice
![Freddy Freddy](https://static.silhouettedonna.it/wp-content/uploads/2018/05/ART-1-16-Basta-Cicconcelli-Maurelli-Centofanti-Santandrea-Duranti-768x480.jpg)
Sono appena ritornate dalle finali della World Challenge Cup di Guadalajara con una medaglia d’oro, nell’esercizio con i 5 cerchi, e una d’argento, nella prova con 3 palle e 2 funi. Le Farfalle azzurre della ginnastica ritmica, attuali detentrici del titolo mondiale nella specialità 5 cerchi, sono state ancora una volta la squadra da battere: con un mix di tecnica sopraffina, doti atletiche, eleganza, leggiadria, capacità espressive, ritmo e spettacolarità queste ragazze giovanissime incantano pubblico e giudici.
Hanno fra i 17 e i 22 anni, vivono e si allenano insieme 11 mesi all’anno e sono la prova che il successo si conquista con passione, tanto impegno e forza di carattere.
La Nazionale di ritmica, di cui Freddy è sponsor tecnico federale, ha sei componenti (ma le routine di gara sono eseguite solo da cinque di loro) e la loro allenatrice, Emanuela Maccarani, ce le fa conoscere meglio. Dalla prossima settimana poi, per 8 appuntamenti, saranno loro a presentarsi una per una, a raccontare i loro allenamenti e le loro specialità e a suggerirci qualche semplice esercizio, ispirato alla ginnastica ritmica, alla portata di tutte.
Quali sono le qualità indispensabili per diventare ginnaste top?
«Le bambine iniziano in tenerissima età, in forma ludica, a lavorare a tempo di musica con i piccoli attrezzi della ritmica (cerchio, palla, clavette, fune e nastro) e a sviluppare le loro capacità. La coordinazione è indispensabile, insieme alla mobilità articolare e alla scioltezza: in questa disciplina, infatti, occorrono ampiezze naturali di movimento molto pronunciate. A una ginnasta di talento serve poi la personalità, perché l’armonia, la leggerezza, l’eleganza e l’espressività dell’esecuzione vengono da dentro. Tutto questo si sviluppa in anni di lavoro sulla tecnica e sul carattere, perché in pedana si portano capacità fisiche, controllo degli attrezzi, ma anche coraggio e creatività».
Cosa serve per lavorare in squadra?
«Bisogna fidarsi e affidarsi alle compagne, perché la ritmica è uno sport di automatismi in cui si deve riuscire a eseguire movimenti complessi anche in frazioni infinitesimali di secondo».
Perché le Farfalle hanno una marcia in più rispetto alle avversarie?
«Questo gruppo è il top, il loro punto di forza sta nella testa che hanno, nell’educazione alla disciplina, nel carattere: sono serene, determinate a raggiungere i loro obiettivi, molto unite anche al di fuori della palestra. Lo stare insieme tira fuori la parte più bella di ciascuna di loro».
Venite a conoscerle
Emanuela Maccarani ci presenta le sue atlete una per una (nella foto di apertura dall’alto in basso e da sinistra a destra).
Anna Basta: è la più giovane del gruppo, ma in gara si esalta letteralmente e dà il meglio di sé.
Letizia Cicconcelli: è una ginnasta di classe, è entrata in squadra per ultima (prima gareggiava nell’individuale) ma si è ambientata perfettamente.
Alessia Maurelli: la capitana è una forza della natura, solare, piena di creatività e di inventiva.
Martina Centofanti: la vice-capitana è il Pelè della squadra, fa i numeri più difficili e rischiosi (con successo)
Martina Santandrea: sembra uno scricciolo delicato ma ha una capacità di concentrazione e una grinta che in gara le danno grande sicurezza.
Agnese Duranti: è l’incarnazione dell’eleganza, quella che attira gli sguardi e che ogni allenatrice vorrebbe avere in squadra.
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