02/10/2019

Freerunning, acrobazie in volo… per tutti

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 02/10/2019 Aggiornato il 02/10/2019

È una disciplina spettacolare e acrobatica, ma nelle palestre specializzate può essere provata da chiunque: anche per chi è alle prime armi costituisce una forma di training total body completo e super-divertente

freerunning a Matera

Freerunning… questo sconosciuto. Presto però potremo scoprirlo: infatti a Matera, Capitale europea della cultura 2019, il 5 ottobre questa disciplina sportiva sarà protagonista di Red Bull Art of Motion, una competizione ad alto tasso di spettacolarità.

Il freerunning oltre a far bruciare molte calorie insegna a superare sempre gli ostacoli.

All’evento organizzato a Matera si sfideranno 18 top-atleti internazionali fra cui il ventenne Fausto Vicari, campione italiano 2019 di parkour categoria freestyle. Noi lo abbiamo incontrato per farci raccontare in cosa consiste il freerunning e in cosa si differenzia dal parkour.

Quali sono le differenze fra le due discipline?

Nel parkour si cerca efficienza, cioè si deve percorrere velocemente un certo itinerario correndo, saltando, arrampicandosi, superando gli ostacoli dell’ambiente in cui ci si trova, mentre il freerunning punta maggiormente alla spettacolarità, arricchendo un percorso con acrobazie ed evoluzioni aeree. In un certo senso è una libera interpretazione di uno spazio, una rappresentazione artistica.

Perché ti ha conquistato?

Mi ha affascinato l’aspetto del volo: dà una sensazione di libertà bellissima. E poi è uno sport che risveglia gesti e capacità motorie che il nostro stile di vita ci ha fatto perdere e dimenticare.

Ma lo possono praticare tutti?

Io ho iniziato con il fai-da-te, ma ormai in tutta Italia sono molte le palestre e le associazioni in cui si trovano corsi con istruttori qualificati, che cominciano a essere abbastanza seguiti dai giovani. Freerunning e parkour sono sport accessibili a chiunque, a qualsiasi età.

Guardando le vostre evoluzioni, fra salti mortali e capriole in volo non si direbbe…

Invece è una falsa convinzione, le sfide agonistiche di alto livello sono un mondo a sé. Se vai a fare jogging e superi un muretto con un salto, stai già affrontando il gesto più basic del freerunning. Con una panchina e un paio di muretti, il freerunner ha già tutto ciò che gli può servire.

Perché consiglieresti questo sport a delle ragazze della tua età?

È il migliore del mondo per stare in forma, anche a livelli amatoriali molto bassi, perché muove in modo naturale tutto il corpo e fa bruciare molte calorie. E poi insegna a superare sempre gli ostacoli, a non demordere, ad avere fiducia in sé.

Nel mondo del parkour e del freerunning si fanno nuove amicizie?

Siamo una bella community: ci si incontra, ci si allena insieme, ci si aiuta a vicenda. La competizione è prima di tutto con se stessi, perché si deve superare il percorso che ci si è prefissati, quindi si tratta di uno sport individuale, ma lo si pratica in gruppo. Divertendosi.