02/03/2024

Fat Bike: sulla neve in bicicletta

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 02/03/2024 Aggiornato il 02/03/2024

Fat ma molto dinamica, la “bici da neve” è un’attività all’aperto per migliorare respirazione, sistema cardiovascolare, bruciare calorie e alleggerire la mente

Tranquil scene with two cyclists on fatbikes riding through a snow-covered forest.

Da qualche anno hanno fatto capolino sui sentieri di montagna, anche innevati. Si chiamano fat bike e devono il loro nome al volume “fuori misura” dei cerchioni delle ruote. Adatte a tutti, dai principianti ai ciclisti più esperti (meno ai bambini) pedalare su una fatty, soprattutto su un manto bianco, è un ottimo allenamento per aumentare la resistenza muscolare. «La fat bike è considerata un’attività aerobica che ha benefici sulla salute di cuore e polmoni, è utile nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, migliora la respirazione e aiuta a gestire lo stress», dice Emanuele Dirler Micheli, appassionato di montagna che con la famiglia gestisce l’Hotel Tyrol di Selva di Valgardena (Trentino Alto Adige).

Inoltre, come tutti gli sport che si praticano al freddo contribuisce a incrementare il metabolismo che accelera durante la pedalata e grazie alla termogenesi porta il corpo a bruciare più velocemente le calorie rispetto a un qualsiasi workout al chiuso.

Per la mente

Allenarsi con la fat bike in montagna fa bene alla mente e all’umore: un training costante in condizioni avverse aumenta la forza e la sicurezza in se stessi. “E pedalare attraversando i bellissimi panorami imbiancati come quelli della nostra valle apre il cuore e regala emozioni uniche”, precisa.

La sua struttura

Grazie alle sue peculiari caratteristiche, questa bike è una sorta di piccolo carro armato su due ruote, versatile su qualsiasi tipologia di terreno e perfetta in ogni stagione dell’anno. È adatta sia sull’asfalto sia sulle strade sterrate, innevate o fangose, e non teme buche o dislivelli, per via delle ruote grosse – anche il doppio di quelle comuni – e resistenti. Lo spessore e la consistenza dei copertoni extra large aiutano ad ammortizzare gli urti e la rendono una perfetta alleata anche su fondi bagnati, evitando il più possibile i pericolosi e fastidiosi fenomeni di acquaplaning.

Da sapere

Per le più pigre o le principianti ci sono fat bike a pedalata assistita.

Il casco non è obbligatorio ma fortemente consigliato.

Non dimenticare guanti, occhiali da sole e un abbigliamento termico e impermeabile da montagna adatto alle condizioni meteo.

Per una questione di sicurezza è sempre meglio affidarsi a una guida e uscire in gruppo, specie se non conosci bene i percorsi: la guida è anche in grado di farti esplorare luoghi mozzafiato e spiegarti i tratti distintivi del territorio.

Se non sei allenata, scegli un percorso poco impegnativo di un’ora e mezza per iniziare ad appassionarsi a questa attività outdoor.