Diving: come cominciare
Le immersioni subacquee sono alla portata di tutte. Basta una adeguata preparazione per scoprire le meraviglie del mondo marino senza correre rischi
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Spesso ci si lascia intimorire dalle proprie limitate capacità di nuotatori, o dalla scarsa acquaticità, e ci si preclude emozioni uniche, che invece sono accessibili a tutti: quelle che ci aspettano al di sotto della superficie del mare e che possiamo provare, avvicinandoci alla subacquea e scoprendo così un mondo di flora e fauna dal fascino inimmaginabile. Naturalmente serve un addestramento ad hoc, per imparare a respirare e a muoversi correttamente, e senza rischi, in un ambiente inconsueto. Ma immergersi con l’autorespiratore (cioè con le bombole) è un’attività che non richiede particolari doti atletiche.
Le donne sono più portate degli uomini, perché più razionali, meno istintive e più disciplinate. Inoltre, svolgendosi nell’acqua e quindi in assenza di peso, è adatta anche a chi ha molti chili in eccesso o ha limiti fisici invalidanti per gli sport a secco.
Una lezione per rompere il ghiaccio
Valeria De Angelis, istruttrice Padi, spiega come accostarsi a questo sport. Se siete principianti, il primo passo è una lezione “per rompere il ghiaccio”. Si chiama Discover Scuba Diving e serve ad avere un contatto con l’attrezzatura e a provare l’esperienza di muoversi “come un pesce”. Prevede facili esercizi in piscina, in acqua molto bassa e perciò in una situazione tranquillizzante anche per le più timorose. Si scopre subito che sott’acqua non si fa alcuna fatica, che non sono richieste particolari capacità aerobiche e che, anzi, l’autorespiratore aiuta a compiere atti respiratori ampi, completi, rilassanti.
Iscriversi ad un corso
Se l’esperienza vi conquista, vi aspetta il corso Open Water Diver, che dà accesso al brevetto di primo livello: in pratica, alla possibilità di fare immersioni in acque libere fino a 18 metri di profondità. Dura circa un mese e prevede 6 lezioni teoriche, 6 incontri pratici con prove ed esercizi in piscina e un weekend finale al mare, per cimentarsi finalmente nell’ambiente più emozionante. L’esame conclusivo dà diritto all’abilitazione. Se invece avete già un brevetto di subacquea, ma non vi immergete da tempo e volete fare un po’ di “ripasso”, esistono corsi per “sgranchirsi le pinne”, detti proprio Reactivate o Scuba Review.
Sempre almeno in due
Ma attenzione: conquistare il brevetto di sub non significa avere il via libera per avventurarsi in mare da soli. La subacquea è uno sport che si pratica sempre almeno in due, entrambi con un’abilitazione certificata (non a caso, i centri di diving non noleggiano le bombole a chi ne sia sprovvisto). Inoltre è preferibile organizzare le uscite con una guida professionista che garantisce la massima sicurezza per tutti i partecipanti e ha una buona conoscenza dei luoghi da esplorare.
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