15/01/2024

Ciaspole: impara la tecnica giusta

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 15/01/2024 Aggiornato il 15/01/2024

Tutti le utilizzano, ma non tutti conoscono come e dove sfruttare correttamente le racchette da neve. Ce lo insegna una guida alpina

ciaspole

«La riscoperta delle racchette da neve a scopo ludico è avvenuta per estendere anche ai mesi invernali l’attività montana per eccellenza, cioè l’escursionismo che si pratica d’estate. Grazie alle ciaspole, infatti, tutti possono camminare per sentieri innevati, divertendosi e ottenendo grandi benefici fitness» spiega Francesco Tremolada, guida alpina di Arabba e motore del team ProGuide. Oggi questi attrezzi sono infatti fra i tool più emblematici della eco-vacanza “formato famiglia” a contatto con la natura, alla ricerca di silenzi, di benessere e di passatempi rigeneranti.

Secondo il rapporto annuale di Skipass Panorama Turismo – Modena Fiere, l’Osservatorio italiano del turismo montano, gli amanti di questa attività ludico-sportiva sono il 12,4% dei turisti.

Un must della settimana bianca

Le ciaspole sono diventate un must durante la settimana bianca, ma non tutti sanno esattamente dove e come vanno usate. Aiutano moltissimo in presenza di neve in cui si affonda, quindi farinosa o comunque alta, ma anche sui tragitti compatti i ramponcini che si trovano al di sotto del loro telaio impediscono di scivolare. Su ampie estensioni particolarmente ghiacciate, invece, è bene dotarsi di ramponi, più adatti, agili e maneggevoli.

Il terreno ideale per l’impiego delle racchette da neve è il bosco, con itinerari lievemente ondulati. Sul ripido, invece, l’efficienza di questi attrezzi si perde, perché sono tool da escursionismo, non adatti all’alpinismo se non in particolari tratti, che solo gli esperti possono individuare.

Una tecnica semplice

Camminare con le ciaspole non richiede una tecnica difficoltosa ed è quindi alla portata di tutti. Sui sentieri con neve compatta, grazie allo snodo che consente di sollevare i talloni, si procede con una camminata quasi naturale, senza strisciare gli attrezzi sul terreno ma anche senza sollevarli eccessivamente. Quando invece si affonda nella coltre nevosa, si devono sollevare di più i piedi e questo è sicuramente più faticoso. Se la gita avviene in gruppo, è utile alternarsi in testa alla comitiva in modo che, a rotazione, ci si trovi ora nella posizione più impegnativa di apripista, ora in quella di chi, nelle retrovie, posa i piedi su una traccia già segnata e compattata. In ogni caso, l’esercizio che si effettua è completo ed efficace dal punto di vista fitness: poiché si procede con l’ausilio dei bastoncini, per aiutarsi nell’equilibrio, con un movimento simile a quello del nordic walking, si mettono in gioco tutti i gruppi muscolari del corpo.