08/04/2020

Cellulite: non basta allenare le gambe. 4 idee fitness che funzionano

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/04/2020 Aggiornato il 08/04/2020

Per combattere la cellulite bisogna allenarsi correttamente, coinvolgendo tutto il corpo, mescolando attività aerobica ed esercizi di tone-up in modo corretto

cellulite - fitness tips

L’attività fisica è sicuramente uno degli strumenti con cui combattere gli inestetismi della cellulite, ma molte donne commettono errori nella scelta degli esercizi mirati e delle tipologie di allenamento da seguire: le false credenze, infatti, sono diffuse e condizionano anche il raggiungimento dei buoni risultati. Ecco le linee guida da non perdere mai di vista, secondo la personal fitness coach (PFC Italia) Loredana Parodi.

Anche se spesso sono presenti contemporaneamente, la cellulite e gli accumuli adiposi costituiscono due problemi estetici diversi e vanno affrontati con approcci differenti.

1) Non fate lavorare solo le gambe

Anche se sono la vostra croce, eseguire solo esercizi localizzati è controproducente. Paradossalmente infatti, se potenziate troppo i muscoli delle gambe, “spingete” gli inestetismi verso l’esterno e li rendete più evidenti. Ma soprattutto, con un eccesso di lavoro, infiammate i tessuti, provocando una concentrazione di liquidi ristagnanti che aggravano il problema. Per favorire la circolazione sanguigna e linfatica, promuovendo il deflusso e contrastando la ritenzione, è importante invece far lavorare in ogni seduta di training i diversi distretti del corpo in un preciso ordine: quello superiore, quello inferiore e quello centrale (il core). Tecnicamente questa metodologia si chiama PHA ed è una modalità di allenamento che attiva potentemente la circolazione, “smuovendo” e sbloccando i liquidi corporei. Un buon istruttore vi può suggerire come approcciarla.

2) Puntate a riarmonizzare la figura

Ritenzione e buccia d’arancia affliggono anche chi non è sovrappeso, localizzandosi nelle zone critiche e facendole apparire più “voluminose” (soprattutto se associate a cuscinetti circoscritti). Giocate d’astuzia e modellate la parte superiore del corpo (senza disprezzare l’uso dei pesi), perché tornendo e “allargando” le spalle bilanciate le proporzioni dell’upper body rispetto a fianchi, glutei e cosce. In una parola, per un effetto ottico utilissimo, rendete meno evidenti gli inestetismi.

3) Al passo, non di corsa

Un errore frequente è quello di dedicarsi a ore e ore di attività aerobica per “bruciare” di più e spesso si sceglie la corsa. Ricordate però che il running è impattante sui tessuti e procura infiammazione localizzata: meglio camminare, anche velocemente o in salita, perché il movimento ritmico di flessoestensione dei piedi attiva la “pompa plantare”, stimolando il ritorno venoso e contrastando i ristagni. E dimenticate l’idea che sudare significhi dimagrire.

4) La top-3 degli esercizi

I tre movimenti perfetti per riattivare la circolazione e prendersi cura della zone critiche sono lo squat e lo squat sumo (cioè il piegamento sulle gambe che si esegue a gambe molto divaricate, con le punte dei piedi rivolte verso l’esterno), soprattutto se associati a un sollevamento sulle punte dei piedi ogni volta che si risale, oltre all’affondo indietro.