21/07/2022

Acqua swim-gym per modellare la silhouette

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 21/07/2022 Aggiornato il 21/07/2022

In piscina o al mare, un interval training fai-da-te che mescoli movimenti fitness alternati a sequenze mutuate dai vari stili di nuoto è perfetto per definire la figura divertendosi

acquaswim gym

Per sfruttare tutte le potenzialità dell’allenamento in acqua non è necessario frequentare corsi di acquagym. Con i tips giusti, infatti, è possibile costruirsi una sessione di training proficua in totale autonomia. Mescolare sequenze classiche del fitness acquatico con gesti tipici del nuoto è una formula vincente, perché si è costrette a gestire il proprio corpo in tante azioni e situazioni diverse, sviluppando molteplici attitudini fisiche e motorie: dalla coordinazione alla forza muscolare, dalla resistenza alla velocità, dall’equilibrio alla destrezza. Il consumo calorico è significativo e risultati di modellamento e snellimento del corpo sorprendenti. Potete provare anche voi, al mare o in piscina, seguendo i consigli di Paolo Michieletto, docente presso la facoltà di Scienze motorie a Torino e grande esperto di fitness acquatico.

Il lavoro in acqua è accessibile anche a chi non sa affatto nuotare: basta avere un tondoludo a cui appoggiarsi o una cintura galleggiante.

Un interval training

La seduta di allenamento più efficace è senz’altro un interval training con una continua variazione dell’assetto corporeo, dei gesti, dei gruppi muscolari sollecitati e anche del ritmo di esecuzione.

Non vi servono grandi spazi di manovra, ma dovete controllare che i tempi di esecuzione delle diverse sequenze siano ininterrotti. Basta fissare la durata delle fasi di lavoro (partendo da un’alternanza fra intervalli di 30 secondi), allungandole progressivamente in funzione delle vostre capacità. Posizionatevi in acqua, immerse fino al petto, dando spazio alla fantasia negli abbinamenti degli esercizi. L’importante è mettere in gioco, a rotazione, prima i gruppi muscolari della parte bassa del corpo e poi quelli della parte superiore, in modo da effettuare un lavoro armonioso e vario. E non fare mai pause.

Tre blocchi di esercizi

Il primo blocco di esercizi è dedicato ai muscoli delle gambe, con una fase gym e una fase swim. La prima include corsa e varie andature (a ginocchia alte, scalciata e così via), sempre con i piedi in appoggio al fondo della vasca. La seconda prende spunto da gesti del nuoto, rivisitandoli, e si svolge in sospensione: ad esempio, tenendo le gambe sollevate a squadra e il busto eretto,si “pinneggia” con le gambe come nello stile dorso e ci si muove all’indietro.

Il secondo blocco di esercizi è incentrato sul lavoro delle braccia. La fase gym prevede ritmiche aperture e chiusure nelle varie direzioni, con i piedi in appoggio. La fase swim, in galleggiamento e con le ginocchia raccolte al petto, richiede di spostarsi solo a forza di bracciate “a rana”, sia in avanti che all’indietro.

Il terzo e ultimo blocco ha una fase gym a base di balzi sul fondo della piscina e una fase swim in cui si lavora sul fianco (una specie di nuoto sincronizzato, un po’ alla Ester Williams), con scivolamenti verso destra e verso sinistra in cui le gambe lavorano come nello stile libero.