19/08/2016

Scarpe da trekking: per esperti e per escursionisti della domenica

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/08/2016 Aggiornato il 19/08/2016

Per le escursioni in montagna ci sono modelli di calzature molto diversi fra loro. La scelta giusta dipende dal modo e dall’ambiente in cui le utilizzerete

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Individuare le scarpe giuste per affrontare i sentieri in quota è apparentemente un rebus, perché il mercato offre una vastissima gamma di proposte diverse. La scelta è importantissima, non solo per godere del massimo comfort durante l’escursione, ma anche per una questione di sicurezza e di incolumità: arrampicarsi lungo percorsi ripidi, scivolosi e pericolosi con le scarpe da ginnastica, infatti, costituisce un’imprudenza che a volte può costare molto cara.

Scarponi, scarponcini, scarpe basse o da avvicinamento? Modelli da trekking leggero, da hiking o da trail running? Bisogna pensare al tipo di terreno e di percorso che affronterete.

Gli aspetti da considerare

Per una buona scelta è bene considerare due aspetti.

  1. L’ambiente in cui camminerete. I sentieri tranquilli, battuti e ben segnati sono diversi dai percorsi impegnativi, per escursionisti esperti, con tratti su roccia o con nevai.
  2. Le vostre capacità tecniche e il vostro livello di allenamento. Un’alpinista navigata può tranquillamente scendere lungo un ripido ghiaione con scarpe basse e leggere, mentre la turista della domenica ha bisogno di calzature più strutturate e con suola scolpita, per avere supporto e grip.

Quando servono gli scarponi…

Gli scarponi alti e robusti, che fasciano e sostengono la caviglia, sono indicati per i sentieri ripidi, franosi, difficili e poco battuti, con forti dislivelli e tratti su neve, roccia, erba scivolosa. Oppure vanno bene nei trekking di più giorni, quando anche le condizioni meteo possono cambiare ed è bene disporre di scarpe che proteggano in caso di intemperie.

…e quando le scarpe più leggere

Per le passeggiate prive di difficoltà tecniche particolari potete optare invece per i modelli bassi, tipo trail running, leggeri e maneggevoli. Il comfort è garantito dalla grande traspirabilità e dalla libertà di cui gode la caviglia, ma attenzione: nei tratti sconnessi dovete fare attenzione alle distorsioni.

Ma ci sono anche le “mid”

Un buon compromesso è rappresentato dalle calzature mid, spesso indicate anche come scarpe da “fast hiking”, che sostengono sufficientemente il piede e la caviglia ma non sono tanto pesanti come gli scarponi alti. Ci sono poi i modelli detti da avvicinamento, che gli alpinisti e i climber usano appunto per i tragitti che conducono alla parete o alla falesia: sono tecnici ma leggeri e vanno bene per le gite di medio impegno.

Provatele a lungo

In ogni caso, le calzature da montagna devono avere caratteristiche tecniche e devono essere realizzate con materiali che assicurino impermeabilità e traspirabilità. Provatele a lungo, al momento dell’acquisto, indossando una calza simile a quella che avrete durante le gite: ideali i modelli a spessore differenziato, che difendono dalle vesciche. E, quando sono nuove, fate un po’ di rodaggio prima di avventurarvi in camminate di molte ore.

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