Running: scegli la scarpa giusta

Una scarpa per correre non si sceglie in base alla moda, ai colori trendy o ai suggerimenti di un’amica. Deve essere tecnica, specifica per il running, e l’acquisto va fatto in modo seguendo precisi criteri. Luca Piancastelli, preparatore atletico e personal trainer, li sintetizza in 7 punti.

Peso. Poco peso richiede minore ammortizzazione. Ecco perché chi è leggera può scegliere modelli più “minimal”, con suola più sottile e quindi leggerezza maggiore: ma a patto di avere già buona esperienza di running.

Appoggio plantare. Le calzature tecniche sono catalogate per tre tipi di corridori: pronatori (tendono a caricare il peso verso l’interno dei piedi), supinatori (lo appoggiano di più sull’esterno) e neutri.
Per ogni categoria c’è una scarpa specifica, con supporti del grado giusto e nelle posizioni giuste. Perché una scarpa inadatta rende meno efficace il movimento e non protegge adeguatamente.

Lunghezza dei percorsi. Correre per più tempo, coprendo percorsi più lunghi, richiede scarpe con maggiore supporto.

Livello tecnico. Le scarpe da allenamento e, in genere, quelle per l’uso amatoriale puntano sul sostegno e sull’ammortizzazione.
Quelle destinate agli agonisti, invece, sono costruite per offrire soprattutto grande reattività.

Tipo di terreno. I runner esperti valutano anche la superficie su cui corrono: su pista si usano calzature diverse rispetto, ad esempio, alla terra battuta.
In generale, le scarpe per uso amatoriale sono molto versatili e si adattano a tutti i tipi di terreno.

Off-road e montagna. I modelli per il trail running, la corsa su sterrati, terreni accidentati, ripidi, irti di ostacoli, sdrucciolevoli meritano un discorso a parte.
Sono calzature con suola più strutturata, che privilegiano il comfort rispetto alla sensibilità e assicurano supporto e grip adeguati.