Postural yoga therapy: la gym dolce per una postura corretta ed elegante

Lo yoga non è solo una forma di fitness particolarmente trendy. La secolare disciplina indiana può aiutare anche a riequilibrare la postura, recuperando un assetto bilanciato, esteticamente più gradevole e più funzionale a tutte le attività quotidiane.

E a questo ha pensato Boris Bazzani, personal trainer, esperto di yoga e di rieducazione posturale, quando ha messo a punto la Postural yoga therapy, un programma di ginnastica dolce che trae ispirazione proprio dalle posizioni dello yoga e dalla loro potenzialità benefiche per il corpo. Il lavoro è di gruppo, ma esiste anche la formula individuale con l’aiuto di un personal trainer e la possibilità di effettuare gli esercizi a casa propria: in ogni caso, la pratica è adatta a tutti, a qualsiasi età

Via dolori e goffaggini

Sfruttando i benefici degli asana yoga, si può rendere più elegante il proprio portamento e più armoniosa la figura, oltre a prevenire o alleviare tanti disturbi più o meno frequenti e fastidiosi, che la sedentarietà e le posizioni scorrette provocano, dai dolori localizzati agli episodi di sciatalgia. L’esecuzione degli esercizi e il mantenimento delle varie posizioni, infatti, permette di far lavorare in modo armonioso i vari gruppi muscolari, riportandoli con gradualità alla loro giusta tensione e correggendo così asimmetrie o squilibri. Poiché, inoltre, le posizioni e le sequenze si effettuano mantenendo la colonna vertebrale in costante allineamento e il corpo perfettamente in asse, la pratica abituale aiuta a poco a poco ad assimilare la giusta postura, sostituendola poi automaticamente agli atteggiamenti corporei scorretti anche nella vita quotidiana.

Sette livelli di intensità

La Postural yoga therapy prevede dei protocolli di lavoro molto ricchi e differenziati, che possono essere adattati ai vari tipi di squilibrio e alle diverse zone del corpo in cui gli sbilanciamenti si manifestano. Le lezioni di gruppo prevedono 7 livelli di intensità, per adattarsi alle capacità individuali, e sono sempre strutturate in cicli trimestrali. In ogni ciclo si incontrano un certo numero di asana e li affrontano con un approccio di difficoltà crescente: all’inizio i movimenti si effettuano con l’ausilio di piccoli attrezzi (sedia, supporto a forma di piccolo mattone), poi si passa all’esecuzione a corpo libero, infine, si affrontano le sequenze dinamiche, che collegano fra loro gli asana studiati in precedenza.