Pilates: modella l’addome con un elastico
L’esecuzione del notissimo esercizio del Matwork con l’ausilio di una banda elastica rende più intenso e completo il lavoro, coinvolgendo tutta la muscolatura del corpo
L’efficacia dei più conosciuti esercizi del Matwork del Pilates aumenta se li si effettua con l’aiuto di una banda elastica: questo attrezzo, infatti, genera una resistenza sia in fase di allungamento che in fase di rientro e comporta quindi una sollecitazione muscolare più intensa, completa e continua, rispetto a quando gli stessi movimenti si eseguono a corpo libero. Con questa spiegazione Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School, suggerisce di provare a sfruttare i plus dell’elastico nelle vostre sedute di allenamento fai-da-te e propone un abdo-training con l’esercizio chiamato teaser.
Per aumentare o ridurre l’intensità dell’esercizio, secondo le proprie capacità, basta allungare o accorciare la banda di caucciù, intervenendo così sulla sua resistenza.
L’esercizio più efficace per il core
Il teaser, che esiste in diverse varianti più o meno sfidanti, è la quintessenza del lavoro per il core: mette in gioco infatti la muscolatura della powerhouse, rinforzandola, definendola e modellandola con benefici (anche estetici) sicuri. Aggiungendo l’elastico nella sequenza a corpo libero, l’allenamento diventa molto più completo e assume una valenza total body: se, da un lato, la banda elastica può costituire un aiuto nel mantenimento dell’allineamento e quindi della posizione corretta, d’altra parte rappresenta una resistenza ulteriore da contrastare, coinvolgendo tutta la muscolatura della parte superiore del corpo, cioè i dorsali e i muscoli delle spalle e delle braccia.
Come si esegue
L’esercizio comincia in posizione supina, con le gambe sollevate a 90 gradi. Fate passare l’elastico sotto le piante dei piedi e afferratene le due estremità, regolando opportunamente la tensione. Fate scendere le gambe e contemporaneamente solevate il busto, inspirando e arrivando in equilibrio sulle ossa del bacino, e trovate la stabilità in questa posizione a V, più o meno aperta a seconda del vostro grado di allenamento. Provate poi ad aprire e a chiudere lentamente la V per 3-5 volte, controllando e modulando l’attivazione addominale. Il valore aggiunto dell’elastico sta nella continua trazione che dovete esercitare con le braccia, come nel gesto del “rematore”.
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