24/11/2025

Pilates: modella i glutei con il Ponte. E il Foam roller

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 24/11/2025 Aggiornato il 24/11/2025

Per trasformare un esercizio di potenziamento molto noto ed efficace in una versione ancora più intensa, basta servirsi di un appoggio instabile

ALESSANDRA MORIGGI - SENIOR TEACHER TRAINER COVATECH PILATES SCHOOL

Molte di voi lo conoscono con il nome di Bridging, il Ponte, ma può essere indicato anche come Bottom lift (sollevamento del bacino) ed è un esercizio del Matwork, il lavoro a corpo libero del Pilates, che rinforza e scolpisce i glutei e dà tono ai femorali, cioè alla parte posteriore delle cosce. Ne esistono numerose possibili varianti, ma Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School, ce ne insegna alcune da effettuare con il Foam roller, il cilindro.

Il cilindro si usa come appoggio in una grande varietà di posizioni e il suo compito è creare instabilità, perché tende a rotolare, rendendo più efficace il lavoro dei muscoli.

Cosa cambia con il cilindro

Nel Bottom lift le gambe sono piegate e, nella versione senza attrezzi, i piedi sono appoggiati al suolo: con il roller, invece, devono essere posizionati sopra al tool. Questo fa sì che l’attivazione muscolare sia molto profonda per tutti i muscoli stabilizzatori del corpo, specialmente quelli del core, e per la zona dei glutei e dei femorali: il cilindro tende infatti a muoversi ed è necessario mantenerlo fermo durante ogni fase della sequenza, per evitare di perdere l’equilibrio. La parola d’ordine è perciò “massimo controllo”.

La schiena è appoggiata a terra, le braccia sono tese ai lati del busto ed esercitano una pressione sul materassino ogni volta che il bacino si solleva dal suolo. Potete provare prima la preparazione e poi l’esercizio vero e proprio, entrambi con doppia posizione delle gambe e in versione statica, cioè in forma di tenuta isometrica.

Nella preparazione i glutei si sollevano da terra una decina di centimetri, prima con le gambe leggermente divaricate e poi con le gambe unite. In entrambi i casi la posizione va tenuta 10 secondi.

Il Bottom lift completo

Nel Bottom lift completo, invece, il bacino si solleva fino a creare un allineamento perfetto fra cosce e busto, immaginando di spingere con il pube verso l’alto ma senza portare in alto il torace. Anche in questo caso, l’esercizio si esegue prima con le gambe divaricate e poi unite, tenendo la posizione per 10 secondi. La respirazione è sempre la stessa: espirate nella fase di salita, inspirate in quella di discesa, mentre la tenuta corrisponde a un atto respiratorio.