19/04/2018

Pilates, lo stretching di pronto soccorso dopo i tacchi alti

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/04/2018 Aggiornato il 19/04/2018

Dopo una giornatasui tacchi allungate la catena muscolare posteriore del corpo con un facile esercizio di Pilates, reso più efficace dall’uso della palla da 20 cm

BROOKS

Sappiamo tutte quanto sia faticoso indossare per molte ore le scarpe con i tacchi alti: il baricentro del corpo viene spostato in avanti, la postura subisce uno sbilanciamento, la colonna vertebrale è chiamata a sostenere un carico del peso squilibrato. Risultato? Tensioni anomale nella zona lombare, nell’area del bacino e nei muscoli posteriori delle cosce, con dolori localizzati. Serve un esercizio di “pronto soccorso”? Lo offre il Pilates.

Tutta la catena muscolare posteriore del corpo viene allungata e il benessere si percepisce già dopo poche ripetizioni del movimento.

Come spiega Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School (www.covatechpilates.com), la palla da 20 cm del Pilates è un attrezzo versatile e utilissimo, perché serve sia a facilitare l’attivazione di alcuni muscoli e la contemporanea distensione di altri, sia a mantenere la posizione corretta durante le sequenze, rendendole più efficaci. Questo esercizio di stretching, in particolare, allunga la muscolatura posteriore delle gambe, ma porta anche ad attivare la Powerhouse. Inoltre stimola la circolazione sanguigna e linfatica negli arti inferiori e il ritorno venoso, dando grande sollievo alle gambe affaticate.

Come si esegue

Supine, con una gamba flessa al petto (trattenuta dalle mani, che si appoggiano dietro alla coscia) e l’altra piegata, in modo che il piede sia aderente al suolo e allineato al bacino. La palla, parzialmente sgonfia, è posizionata sotto al bacino. Espirando, estendete verso il soffitto la gamba che è flessa al petto e tenete il piede a martello. Poi allungate la punta e riportate la gamba al petto, inspirando. Eseguite l’esercizio 10 volte, poi ripetete il tutto con l’altra gamba.

L’esperto consiglia

Controllate sempre l’attivazione dei muscoli addominali: servono a mantenere l’equilibrio, reso instabile dalla presenza della palla sotto all’osso sacro.