23/06/2018

Nuoto, trova il giusto ritmo in 3 mosse

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 23/06/2018 Aggiornato il 23/06/2018

Per avere i maggiori benefici fitness è necessario non solo rimanere in vasca a lungo, ma farlo nuotando in modo fluido, costante e con un corretto assetto del corpo

ARENA

Un allenamento in piscina che possa dirsi efficace non dipende solo dallo stile di nuoto scelto e dalla varietà di gesti e di sollecitazioni muscolari. Determinante è infatti il ritmo che si mantiene, perché da questo dipende la possibilità di protrarre la seduta di training sufficientemente a lungo.

In vasca per almeno mezz’ora

Come tutte le attività aerobiche, infatti, anche il nuoto richiede sessioni di allenamento di durata non inferiore ai 30 minuti, perché solo così possono innescarsi nell’organismo i meccanismi fisiologici che portano al consumo dei grassi di deposito e allo snellimento della silhouette.

Trovare un ritmo di nuotata corretto permette di risparmiare energie e di eseguire un gesto tecnico più funzionale, cioè di rimanere in acqua più a lungo e con migliori risultati.

Migliora la tua bracciata

I coach Arena sostengono che è importante la costanza nell’andatura e che le parole d’ordine per mantenere il ritmo giusto sono buon bilanciamento e buona tecnica di bracciata. Ecco i loro suggerimenti.

  1. Per nuotare in modo fluido, armonioso e funzionale bisogna assumere una posizione corretta mentre si nuota. La testa e le spalle devono allinearsi al busto e alle gambe: per riuscirci è utile effettuare delle ripetute di 25 o 50 metri con lo swim-snorkel, il boccaglio, che elimina i timori legati alla respirazione e aiuta a rilassare la parte superiore del corpo. Se nuotate a stile libero, il migliore assetto delle anche e delle gambe si raggiunge spingendosi con un solo braccio alla volta: percorrete quindi una vasca nuotando con il braccio destro e una nuotando con il sinistro.
  2. Importante è anche la continuità della bracciata, che non deve conoscere pause. Provate a nuotare con delle palline da tennis in mano: sposterete meno acqua ad ogni bracciata, avanzerete meno e questo vi indurrà a non interrompere la fluidità del gesto. Alternate 50 metri con le palline e 50 metri senza.
  3. Per bilanciare bene il corpo devono lavorare gli addominali, cerniera fra la parte superiore e quella inferiore, e le gambe non devono affondare. Se vi allenate un po’ con il pullbuoy, l’attrezzo che si posiziona fra le gambe costringendo a muoversi a forza di braccia, le gambe galleggiano di più, il corpo si distende nell’acqua e vi è possibile trovare la giusta attivazione del “core” per stabilizzare la schiena.