10/12/2020

Montagna: e tu che appassionata sei?

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 10/12/2020 Aggiornato il 10/12/2020

Una ricerca recentissima fra le amanti delle vette ha messo in luce tre diversi modi di concepire l’attività sportiva in quota: come sfida, come fuga e come simbiosi con la natura

donne - montagna

La scorsa estate, complice la ricerca di distanziamento sociale a causa della pandemia, è stata grande protagonista delle vacanze degli italiani, come non accadeva da tempo.

Ma anche in questa stagione la montagna è una palestra a cielo aperto per correre, camminare, praticare trekking, arrampicare. Insomma, per cercare il benessere.

Il Gruppo Oberalp, che sviluppa, produce e distribuisce articoli per gli sport di montagna di numerosi brand, ha da poco diffuso uno studio che fotografa il rapporto che le donne hanno con questo ambiente naturaleLa ricerca, eseguita dall’Istituto Karmasin Behavioural Insights di Vienna in quattro diversi Paesi, mette in luce tre diversi tipi di sportive che amano e frequentano la montagna. In quale vi riconoscete?

Tre approcci diversi

  1. La combattente. Le cime sono viste come “terra da conquistare” con impegno, fatica, grinta e rappresentano una sfida per il fisico, ma anche un luogo dove mettere alla prova la propria determinazione. Naturalmente ciascuna sceglie l’impegno che più le si adatta, da quello dell’escursionismo light, agli sforzi più importanti della corsa e del trail running, fino alle top-performance dell’alpinismo e dell’arrampicata.
  2. L’amante dell’evasione. La montagna è un luogo per allontanarsi dal peso della vita di tutti i giorni, in cui dimenticare le costrizioni e gli obblighi imposti dalla società, dal mondo del lavoro, dalle regole del quotidiano. In quota si entra in una realtà fatta di vita semplice, aiuto reciproco fra sportivi e appassionati, condivisione. E c’è finalmente tempo per se stesse, per ascoltarsi, trovare consolazione, guarire le proprie ferite.
  3. La spirituale. Salire in vetta è come prendere un ascensore che porta sul tetto del mondo, ad ammirare il panorama dall’alto e ad emozionarsi. Le stesse forze della natura, lassù, si fanno sentire fisicamente: vento, temperatura, odori e suoni sono particolarmente intensi e potenti, perché il corpo è esposto al clima più che in altri ambienti, e la sensazione è di calarsi in una specie di simbiosi con tutto ciò che si ha intorno.