07/10/2021

Montagna, come scegliere le scarpe per le escursioni

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 07/10/2021 Aggiornato il 07/10/2021

Per andare a camminare in quota ci sono modelli diversissimi, studiati per essere performanti nelle varie discipline sportive e nelle più disparate condizioni di terreno e di itinerario

Outdoor Studio 2020.

Uno degli errori che non si dovrebbero mai commettere è andare a camminare in montagna con le scarpe per il fitness da palestra o con altre calzature inadatte, magari di foggia cittadina (sì, succede anche questo). Per esplorare in sicurezza i sentieri in quota, è importante scegliere scarpe ad hoc. Sul mercato, però, si trovano modelli da trekking e da hiking diversissimi: alti o più bassi alla caviglia, con suole dalle peculiarità molteplici, con tomaie più sostenute e protettive o più leggere e morbide, per la neve, per la roccia, da trail running, da avvicinamento… Come orientarsi? L’abbiamo chiesto a Carlo Alberto Montorsi, guida alpina del gruppo White&Blue Guides e ambassador Climbing Technology.

La scelta di una calzatura è sempre molto soggettiva, ma occorre conoscere le caratteristiche essenziali delle diverse tipologie per individuare il modello più adatto

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Alte o basse?

Come regola generale, tenete presente che le scarpe da montagna di foggia più bassa alla caviglia (come quelle dette da approach, o da avvicinamento) sono più leggere, più comode, più agili. Però offrono minore supporto, quindi sono adatte a chi è abituata all’attività sportiva e ha caviglie robuste. Se siete neofite dei sentieri e dell’hiking, è meglio optare per i modelli mid, o comunque un poco più protettivi, per passare successivamente a quelli che lasciano i malleoli scoperti.

Gli scarponi alti alla caviglia e particolarmente robusti e rigidi, che un tempo erano considerati l’unica opzione per chi fa gite in quota, sono adatti per chi affronta traversate su neve e per condizioni da escursionisti top: per le passeggiate del weekend sono troppo pesanti e tengono eccessivamente caldo.

La suola più adatta

I modelli da trail running, studiati per correre sui sentieri e spesso creduti adatti anche al trekking, hanno la suola con scolpiture particolari (in gergo si definiscono “tacchettate”) che garantiscono una presa ottimale su terriccio e sterrato, ma non offrono altrettanta aderenza sui passaggi di roccia, tanto più se bagnati, perché hanno una superficie di appoggio ridotta. Bisogna tenerne conto.

Non trascurare la tomaia

Oltre alle caratteristiche della suola, occorre valutare sempre quelle della tomaia: la scarpa da trail di solito è più morbida, quella da avvicinamento ha inserti più contenitivi, mentre i modelli consigliabili per i passaggi su neve sono dotati di strati protettivi di Goretex, o di analoghi materiali impermeabili, che possono risultare inadatti a basse quote e con temperature elevate.

Non esiste dunque un modello adatto a qualsiasi condizione e le aziende produttrici hanno diversificato moltissimo la proposta, per fornire a ogni piede e a ogni sportivo la calzatura dalla funzionalità perfetta. Per sicurezza, quando andate a camminare in montagna, portate con voi un paio di pratici ramponcini da applicare alle scarpe: se incontrerete canalini nevosi o tratti ghiacciati, specie di prima mattina, vi garantiranno la massima sicurezza.

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