10/11/2017

Milano Yoga Festival: al via l’edizione dei suoni, dai mantra alle campane tibetane

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 10/11/2017 Aggiornato il 10/11/2017

Dal 10 al 12 novembre, alla Fabbrica del Vapore di Milano, va in scena la più importante vetrina italiana sul mondo dello yoga. Quest'anno focus sul ruolo dei suoni in questa disciplina millenaria

Milano-Yoga-Festival

Sta per aprirsi il sipario sulla 12a edizione del Milano Yoga Festival, la più importante vetrina italiana sul mondo dello yoga, che si terrà nella nuova sede della Fabbrica del Vapore dal 10 al 12 novembre. Il filo conduttore dell’evento di quest’anno è quello dei suoni, della musica e delle vibrazioni: l’obiettivo, come sempre, è avvicinare alla pratica (e ai suoi aspetti anche meno noti) il grande pubblico di neofiti e di appassionati. Maestri internazionali di grande calibro, studiosi, musicisti e performer vi aspettano in una girandola di workshop, dibattiti, masterclass, incontri e sessioni di pratica per ogni livello tecnico.

Lo yoga non è una disciplina puramente “ginnica” ma una pratica molto più articolata, in cui anche il suono ha un ruolo importante per raggiungere armonia, equilibrio e benessere psicofisico.

La pratica non è silenziosa

Come spiega Giulia Borioli, fondatrice e organizzatrice dell’evento, lo yoga non è una pratica silenziosa, ma le valenze del suono l’hanno permeato fin dalle origini. Oltre ad avere un’energia sonora fortissima, che deriva dal ritmo del movimento e del respiro e che perciò accompagna l’esecuzione stessa di asana e sequenze, lo yoga vive anche di altre forme di suono, diverse e molteplici, su cui la manifestazione pone l’accento. Ci sono i suoni prodotti dai praticanti, con una respirazione “gutturale” particolare (detta ujjayi pranayama) o attraverso la recita e il canto dei mantra (sequenze di sillabe dal potere calmante e liberatorio per la mente).

Le campane tibetane

Ma ci sono anche suoni esterni e più complessi, come quelli delle campane tibetane, delle campane di cristallo o di strumenti musicali tradizionali. E poi ci sono talvolta brani musicali di sottofondo, che aiutano a lasciarsi andare e ad abbandonarsi al movimento. In ogni caso i suoni si propagano in forma di vibrazioni e investono il corpo, trasmettendosi alle cellule dei tessuti e degli organi e influenzandone la condizione. Li mettono in risonanza e riportano armonia, pace ed equilibrio nel sistema energetico individuale. Suoni e vibrazioni, insomma, sono strumento di benessere psicofisico, perché hanno un potere curativo, rasserenante e riequilibrante che potrete scoprire al Festival.

Tante lezioni da provare

Le classi saranno proposte seguendo tre filoni (Tradizione, Innovazione e Discovering), fra insegnamenti antichi e nuove proposte. Non mancheranno esperienze inedite come l’Ashram in Città, la possibilità di conoscere la vita in un ritiro spirituale indiano, e formule di pratica accattivanti, come Yoga & breakfast o Yoga e sport. Info www.yogafestival.it.