04/04/2019

L’acqua step si rinnova per modellare meglio cosce e glutei

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/04/2019 Aggiornato il 04/04/2019

Fra le lezioni di gym coreografica in piscina, uno dei must rimane lo step, il gradino su cui salire e scendere a tempo di musica. Con qualche divertente novità da provare

acquastep

Il trend dei corsi dance-inspired, sempre sulla cresta dell’onda nel training di gruppo a secco, è particolarmente amato anche in piscina. Ma oltre alle varie Aqua Zumba, Aguamovida e a tutti i format a corpo libero, rimane gettonatissimo un evergreen delle lezioni coreografiche: l’acqua step. Come racconta Rossana Marino, istruttrice di fitness e di acquafitness, lo step acquatico sta vivendo una seconda giovinezza.

Il lavoro con il gradino, da cui si sale e si scende a ritmo di musica viene proposto con brani caraibici o musical, cambia nome e si trasforma in “step fun”, “total step” o “step-non-step”.

Tra cambi di fronte e piroette

L’allenamento ad alto impatto migliora le prestazioni del cuore e dei polmoni e mette in gioco tutta la muscolatura. Modella cosce e glutei, contrasta la cellulite, aiuta a dimagrire. Naturalmente il ritmo della musica non può essere veloce quanto nelle coreografie a secco, perché l’acqua oppone una resistenza ai movimenti, ma sono possibili anche evoluzioni tecnicamente avanzate: piroette, cambi di fronte e giri intorno allo step rendono movimentata la sequenza.

Nei training a circuito

Lo step acquatico viene spesso utilizzato anche in lezioni “composite”. Le coreografie possono infatti essere eseguite con l’ausilio di mini-attrezzi acquatici, come il tubo galleggiante o i manubri. Ma il gradino serve anche nei format strutturati a circuito, con diverse stazioni in cui si effettuano, a rotazione, evoluzioni ed esercizi. E il gradino si evolve. Basti pensare al Puzzle step, una versione molto apprezzata all’ultima edizione di Riminiwellness: lo step è costruito in modo da poter essere collegato, ad incastro, con altri analoghi, in modo da creare scalette con più gradini e combinazioni di strutture su cui salire e scendere, tonificandosi efficacemente dalla vita in giù.