08/08/2021

Kayak: in gita nella natura. Vieni a scoprire le mete più suggestive

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/08/2021 Aggiornato il 08/08/2021

Lo possono praticare anche le meno esperte, perché tutto dipende dalla difficoltà dell’itinerario da percorrere: con poche lezioni si acquista sicurezza e si è pronte per gite al mare, sui laghi, su fiumi e torrenti. Ecco dove

kajak

“Gole boschive”, “Mille buchi”, “Buco delle rane”: non sono le dimore di animali fantastici o di gnomi, protagonisti di qualche fiaba, ma solo i nomi pittoreschi con cui vengono chiamate alcune delle rapide più impetuose del fiume Noce, in Trentino. Questo della Val di Sole, come tanti altri in Italia, è il regno delle escursioni in kayak. Come spiega Silvano Tresoldi, canoista presso il Canoa Kayak Club di Cassano d’Adda (MI), con questa imbarcazione bassa, piatta e a chiglia chiusa, in cui ci si spinge grazie a una pagaia doppia (cioè dotata di pale alle due estremità), tutti possono provare l’ebbrezza di filare veloci sull’acqua: se liscia e tranquilla, o impetuosa e piena di rapide, è una scelta che dipende dalle capacità e dalla ricerca soggettiva di adrenalina.

Il kayak modella l’upper body, tonifica gli addominali e, se il ritmo della remata è vivace, comporta anche un esercizio cardio che aiuta a bruciare calorie.

Si comincia così

Chi non ha esperienza può rivolgersi a uno dei numerosissimi centri sportivi specializzati, dove si riceve il “battesimo” dell’acqua: una lezione in acque calme, per acquisire le prime nozioni sulla conduzione, sul baricentro, sull’uso della pagaia. Ci si mette alla prova su imbarcazioni maneggevoli e adatte ai principianti poi si potranno approfondire le tecniche più sofisticate.

Dove pagaiare

In Italia gli appassionati di kayak hanno opportunità diverse per svolgere un’attività fitness molto benefica e rigenerante, a contatto con la natura.

  1. Al mare. I meno avventurosi possono pagaiare sotto-costa, alla ricerca di calette isolate, senza spingersi in mare aperto o raggiungere isole distanti. Una delle mete-top è l’Isola d’Elba, ma vanno forte anche la costa tirrenica della Calabria e, in un ambiente naturale molto diverso, la Laguna veneziana con le sue isole. Ogni località marittima, peraltro, può diventare una palestra per appaganti gite in kayak.
  2. Al lago. Offre l’opportunità di uno specchio d’acqua tranquillo, dove anche chi è alle prime armi si sente a suo agio e può fare pratica. La scelta è ampia: dal Lago Garda al Lago Maggiore, senza dimenticare tanti laghi più piccoli, come quello di Pusiano in Lombardia o di Albano nel Lazio, anche in montagna (molto amato è il Lago di Caldonazzo, in Trentino).
  3. Sul fiume. Il Parco del Ticino è uno degli esempi di meta classica per i kayak-addicted meno esperti, perché consente pagaiate in grande relax. Fiumi e torrenti più impetuosi, soprattutto quelli di montagna, sono la meta ideale per chi cerca emozioni più forti. Ecco allora i centri di sport acquatici della Valsesia e della Val di Sole, della Val Trebbia nel Piacentino e della Valle Pellice in Piemonte, e poi la Valle dell’Aniene nel Lazio, il fiume Nera in Umbria, il Lao nel Parco del Pollino in Calabria.