13/08/2020

In montagna il tuo allenamento è ecosostenibile?

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 13/08/2020 Aggiornato il 13/08/2020

I comportamenti rispettosi, quando si fa sport nella natura, e le scelte responsabili, quando si acquistano abbigliamento e attrezzature, sono alla base della difesa dell’ambiente e del pianeta

Salewa employees train in Val Gardena, Italy. (c) Damiano Levati/Storyteller-Labs

Si parla spesso di ecosostenibilità, di atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente, ma poi ci si dimentica che ciascuno di noi può fare la sua parte per rispettare la natura. Anche piccoli gesti, se diventano abituali, possono fare la differenza. In quella che si dice possa essere l’estate del “ritorno alla montagna”, e quindi alle attività sportive in quota, il gruppo Oberalp (che distribuisce noti marchi di abbigliamento e attrezzature per gli sport outdoor) ha pubblicato una guida pratica per ridurre il nostro impatto ambientale quando siamo in montagna, facendo scelte e attuando comportamenti consapevoli. Perché la vacanza sia davvero “active”, ma rispettosa.

Un’impegnativa scalata in vetta, ma anche una passeggiata all’aria aperta, vicino a casa, devono essere occasioni per mettere in atto comportamenti accorti e di buon senso.

Proteggete la natura

Quando vi godete cime, rifugi e vallate alpine, fatelo senza lasciare le vostre tracce.

  1. Spostatevi preferibilmente a piedi o in bicicletta, evitate l’auto o usate mezzi di trasporto pubblico.
  2. Sui sentieri muovetevi in silenzio e non alterate le condizioni della flora e della fauna locale.
  3. Non abbandonate rifiuti nei boschi e nelle radure: rimetteteli nello zaino. Se volete essere ancora più solerti, portate con voi un sacchetto e raccogliete eventuali rifiuti lasciati da altri escursionisti meno educati.

Comprate i capi giusti e curatene la manutenzione

Anche la scelta e le attenzioni riservate a capi d’abbigliamento e attrezzatura sono sinonimo di rispetto per l’ambiente.

  1. Quando acquistate giacche tecniche, scarponi da hiking, pantaloni per l’arrampicata o felpe, indirizzatevi verso i produttori che abbracciano una filosofia di responsabilità, che adottano processi produttivi rispettosi della natura e che hanno un atteggiamento etico verso i lavoratori che realizzano i prodotti.
  2. Controllate le etichette, scegliete materiali green, naturali o ecosostenibili, e se non andate spesso a correre o a fare escursioni in montagna noleggiate l’attrezzatura: è un’abitudine che sta prendendo piede, anche con negozi specializzati.
  3. Curate la manutenzione dei vostri capi high-tech, lavandoli secondo le indicazioni riportate in etichetta: non solo dureranno di più, ma limiterete anche l’inquinamento che troppi lavaggi provocano.
  4. Non buttate via gli indumenti usati, ma riciclateli. E prima di farlo, quando vi sembra che siano meno performanti, riparateli: molte aziende forniscono gli strumenti per adeguati “restyling”, che ripristinano le caratteristiche tecniche del prodotto, oppure il servizio riparazioni, se i capi vengono registrati online al momento dell’acquisto.