03/11/2015

Dip per braccia toniche e sode

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 03/11/2015 Aggiornato il 03/11/2015

I dip sono tra gli esercizi più efficaci per contrastare il rilassamento della parte posteriore delle braccia e rimodellarle. Ecco i consigli per eseguirli senza errori e le varianti per chi è più allenata

Dip - esercizi per tonificare le braccia

La parte posteriore delle braccia è una delle zone più critiche per le donne, perché facilmente soggetta a rilassamento.

I dip, termine che in inglese significa abbassarsi o scendere, sono ritenuti dai trainer gli esercizi più efficaci per contrastare questo inestetismo.

Per modellare le braccia

I dip sono un esercizio a corpo libero che, sfruttando come carico il solo peso corporeo, fa lavorare i tricipiti, cioè i muscoli che si trovano nella parte posteriore delle braccia, dalla spalla al gomito. Durante l’esecuzione vengono sollecitati in misura minore anche altri muscoli del dorso e delle spalle, oltre agli addominali, che mantengono l’equilibrio e la postura corretta.

Come si eseguono

Procuratevi un piano d’appoggio orizzontale, non troppo alto rispetto al pavimento: in palestra si usa la pedana dello step, a casa va bene un gradino, una panca o anche, se siete già allenate, una sedia (purché stabile e con il sedile perfettamente piano).
Sedetevi a terra davanti alla panca, con la schiena rivolta ad essa, le gambe semiflesse, i talloni vicini e in appoggio al suolo. Le mani sono appoggiate al bordo anteriore del gradino, ai lati del busto, con le dita rivolte in avanti. I gomiti sono piegati e le braccia vanno tenute il più possibile parallele fra loro. Espirando, estendete le braccia e sollevate il sedere da terra. Inspirando, piegate i gomiti e fate scendere il bacino, senza però riappoggiare i glutei al pavimento.
Per mantenere sempre il busto nella giusta posizione verticale, fate in modo che la parte bassa della schiena sfiori la panca durante i movimenti di salita e di discesa.

Gli errori da non commettere

Non rilassate mai l’addome, tenetelo ben “risucchiato” per non sbilanciarvi.
Non spingete con i piedi e non contraete i muscoli delle gambe per “aiutarvi” in fase di salita: lo sforzo si concentra solo nella parte posteriore delle braccia.
Non fate oscillare il bacino in su e in giù.
Non contraete il collo e le spalle e non avvicinate queste ultime alle orecchie.
Se usate una sedia come piano d’appoggio, non abbassate troppo i glutei nella discesa, per salvaguardare le articolazioni: fermatevi quando l’angolo che si forma all’altezza dei gomiti è di circa 90 gradi, e poi risalite.

Le varianti

L’intensità del lavoro cresce quanto più si estendono le gambe e si allontanano i talloni dai glutei: se l’esecuzione avviene con le ginocchia completamente tese, infatti, il peso del corpo viene sostenuto quasi del tutto dalle braccia, che si rinforzano di più.

Keep Calm

Uno stufato di carne bianca e okra, insaporito con erbe e spezie, si può servire con riso bianco bollito per un gustoso piatto unico che risolve con leggerezza il pranzo oppure la cena.