17/01/2018

Danza orientale, scopri il tuo lato più femminile

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 17/01/2018 Aggiornato il 17/01/2018

Ancheggiamento seducenti, gesti armoniosi delle braccia e delle gambe sono il filo conduttore di questo ballo mediorientale che è anche un training efficace ed emozionante

MOVE!

Spesso la conosciamo con la definizione semplicistica di “danza del ventre”, ma la sua denominazione precisa è “danza orientale” (dall’arabo Raqs Sharqi, che significa danza dell’Est e indica la parte orientale del mondo Arabo, cioè il Medioriente). E’ frutto della contaminazione e della fusione di stili diversi, tipici delle varie regioni di questo territorio, che si sono sviluppati, evoluti e reciprocamente influenzati nel corso dei secoli.

Da sempre la danza permea di sé la quotidianità delle regioni mediorientali, perché accompagna i rituali, le celebrazioni e i semplici momenti di aggregazione.

Un classico rivisitato

Questo stile di ballo ha trovato ampia risonanza sui palchi dell’ultima edizione di Move!, la fiera del fitness di Vicenza, grazie alla danzatrice, coreografa e insegnante Ingrid Zorini, che spiega come le tradizioni più antiche vengano oggi rivisitate e attualizzate con fantasia e studio constante.
Tutte noi, quando pensiamo alla danza orientale, abbiamo ben presenti le sue valenze sensuali, i suoi gesti morbidi, gli ancheggiamenti seducenti, le movenze flessuose. Ma come si impara a esprimere la propria femminilità attraverso questa arte antica? Ci sono corsi di tre livelli tecnici, che assicurano un esercizio efficacissimo per i benefici fitness e per quelli psicologici.

  1. Se siete principianti, servono innanzitutto esercizi specifici di riscaldamento e finalizzati a sciogliere e mobilizzare la colonna vertebrale, a trovare una postura elegante, a sviluppare equilibrio e coordinazione. Il lavoro più difficile è imparare a isolare le varie parti del corpo, in modo da poterle muovere e controllare separatamente l’una dall’altra: la testa, il busto, il bacino, le braccia, le mani. Una volta acquisito l’abc, si imparano le figure più facili e le movenze base: i cerchi grandi e piccoli, l’otto, il fiocco, il cammello (che coinvolge busto e bacino), il gabbiano (che mette in gioco le braccia), il serpente. Lo step successivo fa lavorare sui primi passi, sugli spostamenti e sull’uso del velo. Infine si affrontano le prime sequenze e coreografie. In questo percorso, la sorpresa sarà scoprire la danzatrice che è in voi.
  2. Il livello intermedio approfondisce la tecnica e insegna le variazioni dei passi base, inserendo nuovi e sempre più complessi movimenti.
  3. I corsi avanzati, infine, lavorano su passi e coreografie più articolate, ponendo l’accento sull’espressività, e introducono oltre al velo altri “strumenti” (come il bastone o il candelabro), che appartengono alle tradizioni folkloristiche locali.