28/10/2018

Cuore sano? Più sport fai, più lo proteggi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 28/10/2018 Aggiornato il 28/10/2018

L'attività fisica previene tante patologie cardiovascolari, inclusa l’insufficienza cardiaca. Non conta l'intensità ma la quantità: per difendere il cuore servono almeno 3 ore di training a settimana

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Le sportive si mantengono in forma: sono più toniche, più snelle e grazie al rilascio nell’organismo di endorfine, sostanze regolatrici dell’umore, sono più serene, rilassate e ottimiste.

Si prendono cura anche della loro salute, perché l’attività fisica è un vero e proprio “farmaco”, in grado di contrastare molti disturbi anche seri e di prevenire numerosissime patologie.

Numerose ricerche scientifiche dimostrano ad esempio che le persone che si muovono con regolarità sono meno soggette a infarto e ictus, perché il movimento riduce la pressione arteriosa, abbassa la glicemia (cioè la percentuale di zucchero nel sangue), contrasta l’obesità e il peso eccessivo, riequilibra l’assetto lipidico (fa aumentare il colesterolo “buono” e riduce i livelli dei trigliceridi), tutti fattori di rischio per le patologie cardiovascolari.

Tre ore di sport a settimana

Il nostro personal fitness coach Luca Ruggeri, fondatore della Training & coaching Academy, sottolinea che l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda almeno 180 minuti di movimento alla settimana a scopo preventivo, cioè 30 al giorno con un giorno di pausa, che possono essere sostituiti da 3 sedute classiche di training. Vanno bene tutte le attività aerobiche a basso impatto: camminare speditamente, andare in bicicletta, ballare, praticare il nordic walking.

Una protezione attiva per il cuore

Oggi sappiamo che fra le patologie cardiovascolari che si prevengono con questo tipo di sport c’è anche l’insufficienza cardiaca (detta anche scompenso cardiaco): una condizione piuttosto comune, in particolare fra gli anziani, che può essere più o meno grave e che consiste nella difficoltà del cuore a pompare correttamente il sangue. Un recente studio statunitense, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology Hearth Failure e condotto su un campione di 137.000 donne dai 50 anni in su, ha evidenziato che 30-45 minuti di attività fisica quotidiana possono ridurre del 9% l’insorgenza della patologia.

L’effetto “dose-dipendente”

L’aspetto curioso della ricerca è l’effetto “dose-dipendente” della pratica sportiva: in pratica, i ricercatori hanno osservato che più ci si muove, più il cuore è protetto dallo scompenso. Insomma, non conta quanto intense siano le vostre sedute di training, ma la quantità di movimento che fate. Più camminate (o, in generale, più vi allenate) e maggiore risulta la difesa del cuore.