26/08/2016

Cliff diving: scopri i tuffi dalle grandi altezze

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 26/08/2016 Aggiornato il 26/08/2016

Il cliff diving è uno sport estremo in cui i campioni si sfidano tuffandosi da grandi altezze. L'appuntamento per ammirarli è il 28 agosto, a Polignano a Mare, in Puglia

HELENA-MERTEN

Immaginate una scogliera a strapiombo sul mare, alta quanto un palazzo di dieci piani, con atleti (e atlete) che si tuffano dalla cima: una caduta di pochissimi secondi, in cui si eseguono evoluzioni spettacolari e si raggiunge una velocità fino a 85 km/h. Questo è il cliff diving, uno sport estremo, riconosciuto dalla Federazione internazionale nuoto, che consiste proprio nei tuffi da grandi altezze. Volete provare l’emozione di assistere a una gara? Il 28 agosto, nella località pugliese di Polignano a Mare, si terrà l’unica tappa italiana del campionato mondiale più atteso, la Red Bull Cliff Diving World Series.

È uno sport che richiede un duro allenamento fisico e mentale: per perfezionare i salti mortali, gli avvitamenti, le rotazioni, ma anche per tuffarsi da altezze vertiginose.

Un allenamento in 3 fasi

Come ci spiega Claudio De Miro, presidente della giuria, giudice internazionale ed ex olimpionico di tuffi, gli atleti svolgono una preparazione articolata.

A corpo libero

Il training fisico ha una componente fitness a corpo libero che farebbe bene a tutte noi, con fasi cardio, tanto stretching ed esercizi di potenziamento muscolare come le tenute (è essenziale avere addominali, dorsali e glutei in superforma).

Il lavoro acrobatico

C’è poi la componente acrobatica, con ripetizioni di salti mortali, verticali ed esercizi di grande spettacolarità.

Il perfezionamento dei tuffi

Infine c’è il perfezionamento dei tuffi: poiché gli uomini si lanciano da 27 metri e le donne da 20, non si possono provare i tuffi per intero in piscina: li si scompone nelle varie parti (partenza, fase in volo, entrata in acqua) e si lavora su ognuna. Solo al momento della gara li si “ricompone”.

Qualche regola anche per tuffatori dilettanti

Non è certo una disciplina “per tutti”, ma a quante di noi, in vacanza, è capitato di affrontare qualche tuffo da altezze non proprio abituali? O di voler emulare gli amici, buttandosi in acqua dagli scogli? L’esperto suggerisce 4 precauzioni da non dimenticare.

  1. Se non siete esperte di tuffi, cominciate sempre dal basso. Per cadere in acqua senza farsi male, il corpo deve acquisire automatismi motori in modo progressivo.
  2. Sondate prima il fondale. Non basta guardare dall’alto, meglio esplorarlo in acqua e verificare la presenza di ostacoli e scogli nascosti. La profondità di sicurezza è di almeno 4-5 metri.
  3. Non conta l’altezza da cui ci si tuffa: sul fondale anche la sabbia può essere molto pericolosa, se ci si arriva contro.
  4. Se siete principianti, eseguite solo tuffi di piedi (il classico “pennello”), facendo attenzione ad attivare bene addominali, glutei e muscoli delle gambe (per non scomporvi in volo e all’ingresso in acqua), ma a tenere le spalle rilassate.