Beach volley: tono, linea, divertimento

Il beach volley, sport tipico dell’estate, è una disciplina spettacolare e super-efficace per modellare la figura e bruciare calorie. Importato dalle spiagge della California ha ormai conquistato anche il più sperduto litorale del Mediterraneo conciliando le esigenze di chi vuole mantenersi in allenamento anche al mare con la voglia di divertirsi, di conoscere nuovi amici, di sfidarsi sotto il sole.

Perché accettare la sfida

Il nostro personal trainer Max Martin suggerisce 5 buone ragioni per giocare a beach volley quest’estate.

1. È uno sport divertente e non particolarmente traumatico: se vi tuffate sulla sabbia e cadete, l’impatto viene attutito e correte meno rischio di farvi male.

2.  È impegnativo, perché spostarsi su una superficie instabile è faticoso. Per questo aiuta a bruciare i grassi accumulati e a snellire la figura.

3. Sollecita e potenzia l’intera muscolatura (con particolare effetto rassodante per le gambe).

4. Si pratica a piedi nudi, spostandosi in continuazione. Questo migliora l’efficienza della pompa muscolare, favorendo il ritorno venoso con grande beneficio per chi soffre di disturbi circolatori e cellulite.

5. Giocando e partecipando alle sfide e ai tornei amatoriali, che vengono organizzati sempre più spesso nelle località di vacanza, diventa più facile anche socializzare.

Gli appuntamenti estivi

Per informazioni sulle gare, sulle scuole federali, sugli appuntamenti, sulle attività clinic&camp estive, sulle esibizioni organizzate in tutta Italia dai vari Comitati beach volley, consultate www.federvolley.it

E una volta tornate in città…

Se, dopo l’estate e la pratica occasionale, esploderà anche per voi la febbre del beach volley, non temete: questo sport sta prendendo piede sempre più anche in città, durante tutto l’anno, e sono sempre più numerose le donne che lo scelgono come alternativa fitness alla palestra. Non a caso, le strutture indoor che propongono corsi di ogni livello sono in aumento (spesso hanno anche la sabbia riscaldata). Lì si impara l’abc degli scambi lavorando a coppie, per passare poi a giocare in squadre di due giocatori, elemento caratterizzante del beach volley rispetto alla pallavolo “classica”, in cui le squadre hanno sei componenti. Insomma, si affina la tecnica e ci si mantiene in forma perfetta.