25/05/2022

Gran Ballo di Primavera: siete tutte invitate

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 25/05/2022 Aggiornato il 25/05/2022

Le danze storiche sono in forte ascesa e non mancano eventi da sogno, che ricostruiscono gli sfarzosi ricevimenti alle corti reali dei secoli passati: il pubblico può partecipare, indossando gli incantevoli abiti dell’epoca

Gan Ballo di Primavera

Sognate di partecipare a feste danzanti d’altri tempi, come quelle di cui sono protagoniste Rossella O’Hara in Via col vento o Angelica nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti? Vi piacerebbe indossare un abito da sogno in seta frusciante con crinolina, gioielli fiabeschi e una ricercata acconciatura, come le dame dei casati nobiliari che frequentavano i fastosi ricevimenti presso le corti reali nei secoli passati?

Potreste farlo il 28 maggio a Roma, dove il seicentesco Palazzo Rospigliosi ospita il Gran Ballo di Primavera, organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica fra statue del Bernini e affreschi sontuosi del pittore Guido Reni.

Oggi le danze storiche sono di gran moda e possono essere avvicinate da tutti: lo assicura Nino Graziano Luca, fondatore, presidente e direttore artistico della Compagnia. Conosciute dal grande pubblico grazie al cinema e alle serie tv in costume, le danze storiche esercitano un fortissimo appeal anche sui giovanissimi.

Le regole del Gran Ballo

Il Gran Ballo, che può richiamare temi e contesti storici diversi, è un format in cui alcune coppie di ballerini professionisti si esibiscono in un repertorio delle danze più famose dell’epoca prescelta, indossando sfarzosi costumi fedelmente ricreati da sartorie specializzate. L’evento del 28 maggio abbraccia il periodo storico (e quindi ha un dress code) che va dal 1850 al 1880 circa: saranno quindi protagoniste le danze ottocentesche, come i romantici valzer, le quadriglie, le festose polke, le mazurche e le briose contraddanze.

Una festa in costume

Ogni Gran Ballo, però, non è solo uno spettacolo ma una vera e propria festa in costume aperta al pubblico, che viene allestita di volta in volta in ambienti esclusivi come castelli o palazzi nobiliari e in cui arredi, accessori, rituali e gesti degli invitati sono rigorosamente ricostruiti seguendo i dipinti e i documenti originali dell’epoca. Oltre a quella dei ballerini, l’allestimento prevede la presenza di un Maestro di cerimonia e di uno o più artisti ospiti, musicisti o cantanti lirici, che rendono emozionante la scaletta musicale, accuratamente studiata per accompagnare le danze previste durante la festa.

Gli ospiti vengono accolti e guidati prima al guardaroba e poi alla sala per la distribuzione dei carnet de bal, utili per appuntare il nome del partner con cui si prende impegno per le danze. Tutti i partecipanti sono coinvolti in modo diretto, perché nel carnet de bal sono inserite anche alcune danze facili (come alcune polke o le quadriglie), che sono aperte anche agli invitati: i passi base vengono insegnati in pochi minuti e ci si cala così nell’atmosfera magica del ballo, vivendola come un appassionante gioco.

Il Gran Ballo prevede sempre anche la cena, con argenterie, servizi di bicchieri e vasellame da tavola adeguato al contesto storico, e un buffet delle bevande open per tutta la durata della festa. Contrariamente a ciò che potreste credere, i prezzi per immergersi nelle atmosfere incantevoli ricreate dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica sono tutt’altro che proibitivi. L’ingresso alle location di lusso in cui si tengono i ‘Gran Balli’ a tema è assimilabile a quello di una serata teatrale importante, tutto incluso.