29/11/2023

Presciistica: prova lo slalom sul Big bump disc

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 29/11/2023 Aggiornato il 29/11/2023

Per chi scia è un ottimo esercizio preparatorio. Ma anche se non si scende in pista, è perfetto per definire gambe, addominali e glutei

Presciistica Big bump disc

Se siete sciatici, conoscete bene il movimento dello slalom, quello scodinzolare sulla neve che nasce da un ritmico gioco sinergico di scambio del peso da un piede all’altro e piegamenti ed estensioni delle gambe. Quello che forse non sapete è che nell’allenamento presciistico si usa, anche a livello agonistico, un attrezzo instabile su cui è possibile simulare il gesto tecnico di questo sport. L’attrezzo è il Big bump disc, un cuscino gonfiabile, morbido e cedevole, che destabilizza chi lo usa come base d’appoggio per l’esecuzione di una grande varietà di esercizi.

Riportare sul disco morbido i movimenti dello sci crea una situazione molto simile a quella che c’è in pista, dove il terreno è irregolare, imprevedibile e con neve più o meno cedevole.

Perché è utile per tutte

Il nostro personal trainer Davide Tumiotto spiega che il training presciistico sugli attrezzi destabilizzanti è perfetto anche per chi non scia: fa lavorare infatti in modo molto intenso non solo le gambe e i glutei, ma tutta la muscolatura del core, che serve a mantenere l’equilibrio sulla base d’appoggio che si deforma continuamente.

L’esercizio che riproduce una sequenza di slalom è impegnativo e sfidante, ma l’esperto insegna un approccio graduale per prendere confidenza con il disco cedevole e con le sue insidie.

Come si esegue lo slalom

Salite con entrambi i piedi sul Big bump disc, in modo che i piedi siano paralleli e si trovino in posizione simmetrica rispetto al centro dell’attrezzo. Assumete la posizione del mezzo squat (con le ginocchia semi-piegate), poi eseguite questi movimenti.

  1. Sollevate alternativamente i talloni dal cuscino, come se doveste camminare, per 10 volte.
  2. Appoggiate bene l’intera pianta dei piedi sull’attrezzo e spingete con più forza alternativamente un piede e poi l’altro per 8 volte. Entrambi i movimenti accentuano l’instabilità del corpo.
  3. Dopo la fase preparatoria, portate le braccia avanti (come se impugnaste immaginari bastoncini) e spostate ripetutamente il peso da un piede all’altro: ogni volta il fianco corrispondente al piede su cui si scarica il peso si sposta verso l’esterno, mentre le ginocchia, che restano parallele, si inclinano nella direzione opposta. Fate attenzione ad attivare tutti i muscoli stabilizzatori e completate 8 ripetizioni lente.

L’intera sequenza può essere effettuata 3-4 volte.