04/06/2018

Ginnastica ritmica: clavette, l’amore a prima vista di Martina Santandrea

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/06/2018 Aggiornato il 09/06/2018

La ginnasta della squadra nazionale di ritmica Martina Santandrea racconta la sua passione per le clavette e spiega qualche semplice esercizio per migliorare la destrezza, velocità, coordinazione

FREDDY-Martina-Santandrea

«Quello che io provo per le clavette è stato un amore a prima vista» assicura Martina Santandrea, una delle sei Farfalle della squadra nazionale di ginnastica ritmica, di cui è entrata a far parte come titolare nel 2016. Ricciolo, questo il suo soprannome (dovuto proprio alla chioma di riccioli biondi), racconta di avere iniziato a praticare questo sport a 7 anni, di non averlo più abbandonato e di amare particolarmente l’attrezzo con cui compare nella foto qui sopra, immortalata in un momento di allenamenti in palestra. A chi le chiede di rivelare un suo pregio, la diciottenne bolognese risponde senza esitazione: «Sono una che lavora sodo, faccio fatica a stancarmi». E un difetto? Racconta di essere precisa, pignola e che se la prende molto quando le capita di commettere errori.

Con un attrezzo doppio come le clavette si eseguono figure molto dinamiche e spettacolari, simmetriche o asimmetriche.

Destrezza e precisione

Le clavette sono un attrezzo che richiede grande destrezza, perché si usano in coppia e prevedono l’esecuzione di un lavoro simmetrico. Hanno un peso minimo di 150 grammi, una lunghezza di 40-50 centimetri e un piccolo pomolo ad un’estremità, che permette di afferrarle e di girarle.
Secondo Martina, il fascino delle clavette è che consentono evoluzioni assai dinamiche. Essendo infatti un attrezzo doppio, permettono di effettuare lanci anche molto scenografici ed esercizi spettacolari. Gli elementi tipici sono i giri, i mulinelli, le battute ritmiche, e poi lanci e riprese, oscillazioni e circonduzioni, evoluzioni asimmetriche.

Un ottimo esercizio per polsi e braccia

Provare a maneggiare e a muovere le clavette, anche senza aspirare a compiere gesta memorabili, è un’esperienza assolutamente alla portata di chiunque. E un ottimo allenamento per le braccia. Qualche esercizio accessibile? Martina ne propone due, partendo dall’abc per poi cimentarsi in una sfida un po’ più impegnativa. La cosa più semplice, per prendere confidenza, è afferrare la clavetta dalla parte del pomello e farla girare, con un movimento rotatorio del polso, ritmico e fluido. Se invece vi attirano i lanci, provate a impratichirvi lanciandone una in aria e facendole fare mezzo giro («solo mezzo, all’inizio!»), per poi riafferrarla. Si comincia con piccoli lancetti, poi si progredisce come giocolieri (se si ha la stoffa).

I prossimi obiettivi di Martina

Oltre a quelli con le clavette, Martina ama anche gli esercizi con il cerchio (le nostre Farfalle sono appena diventate campionesse europee dei 5 cerchi). L’obiettivo a cui punta, in questo momento, è la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo: «In autunno ci saranno i Mondiali a Sofia, se ci qualifichiamo ad uno dei primi tre posti abbiamo automaticamente il passaporto per i prossimi Giochi del 2020».

Martina Santandrea indossa capi della collezione 100% Made in Italy di Freddy, sponsor tecnico federale della Nazionale di Ginnastica Ritmica.