09/07/2018

Ginnastica ritmica: Agnese Duranti e i suoi “disegni” con il nastro

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 09/07/2018 Aggiornato il 09/07/2018

Agnese Duranti, una delle componenti della squadra nazionale di ginnastica ritmica, ci spiega come si usa il nastro, uno degli attrezzi che richiedono maggiore mobilità e coordinazione

Freddy-Agnese-Duranti

Il nastro è uno dei cinque attrezzi utilizzati nella ginnastica ritmica. Ce lo mostra nella foto qui sopra Agnese Duranti, classe 2000, una delle sei Farfalle della squadra nazionale. Una ragazza che sa quello che vuole e che è spinta da una grande passione per il suo sport.

Tra impegno e grandi emozioni

«La nostra è una vita di grande impegno, trascorrere gli anni dell’adolescenza come facciamo noi non è sempre facile, ma i sacrifici sono compensati dai buoni risultati agonistici e quando mi capita di scoraggiarmi penso alle emozioni che la ginnastica mi dà» racconta. Alla domanda su quale sia la cosa più bella nel suo sport, e perché lo consiglierebbe ad altre ragazze, risponde senza tentennamenti che sono proprio le emozioni, perché «se non lo provi sulla tua pelle non puoi capire che cosa ti regali la pedana».

«Ero una bambina scatenata e la mamma, per tranquillizzarmi, mi ha iscritta a un corso di ginnastica».

Un nastro per non stare mai ferme

Il nastro è un attrezzo “molle”, cioè forma i disegni e le linee che vengono creati dalla ginnasta con abili gesti delle braccia e spinte delle gambe. Ha una larghezza di 4-6 centimetri, è lungo almeno 6 metri (più corto nella categoria juniores) e a un’estremità è collegato a un bastoncino sottilissimo e leggero, che permette di imprimergli movimenti e traiettorie. Nel corso di una coreografia non può mai stare fermo («Quando siamo in pedana, un nastro fermo equivale a una penalità» spiega Agnese).

Da sola e con le compagne

Il nastro viene utilizzato in due modi diversi: ci sono le figure che l’atleta esegue intorno al proprio corpo con rotazioni ed evoluzioni più o meno complesse (in gergo tecnico si chiamano “rischi”) e ci sono i lanci. In questo caso le compagne di squadra impegnate nella coreografia si scambiano i nastri fra loro, lanciandoli, e facendo loro eseguire anche delle evoluzioni. Gli elementi tecnici tipici del nastro sono serpentine, spirali, lanci e riprese, oscillazioni e circonduzioni, e devono essere tutti realizzati con continuità e senza fasi di raccordo.

Da provare per migliorare coordinazione e creatività

Volete farvi un’idea di quale abilità e destrezza servano per muovere un nastro di svariati metri con grazia e precisione? Mettete alla prova le vostre capacità di coordinazione e sbizzarritevi a disegnare tondi, linee sinuose, zig-zag. Prima potete farlo stando ferme, per acquistare dimestichezza con l’attrezzo, poi magari girando su voi stesse o spostandovi, seguendo la vostra fantasia.

Agnese Duranti indossa capi della collezione 100% Made in Italy di Freddy, sponsor tecnico federale della Nazionale di Ginnastica Ritmica.