13/05/2020

Cellulite: elimina ritenzione e cuscinetti con gli squat sulle punte

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 13/05/2020 Aggiornato il 13/05/2020

Questi esercizi attivano i muscoli delle gambe e sfruttano la cosiddetta pompa plantare, cioè la flesso-estensione dei piedi che spinge i liquidi verso il bacino. Con benefici molto più evidenti contro la cellulite

evgenia squat

Riattivare la circolazione sanguigna e linfatica delle gambe è il primo passo per combatterne gli inestetismi: gonfiori, ritenzione e cellulite, infatti, hanno fra le loro principali cause un rallentamento del ritorno venoso e il ristagno di liquidi e sostanze di scarto negli spazi intercellulari. Per ottenere buoni risultati con l’attività fitness non è necessario effettuare esercizi complicatissimi, ma bastano le combinazioni giuste di movimenti, di facile approccio e quindi accessibili a tutte.

L’importante è sfruttare due strumenti abbinati: la cosiddetta “pompa plantare” e una sorta di “spremitura” dei vasi da parte dei muscoli nelle gambe.

La prima non è altro che il movimento di flesso-estensione dei piedi, che spinge i liquidi dalle estremità verso l’alto e quindi stimola il flusso circolatorio verso il bacino. La spremitura, invece, si ottiene facendo lavorare i muscoli con contrazioni ripetute, che danno ai liquidi un’ulteriore spinta all’insù. L’esercizio ad hoc, che Evgenia Babrovskaia, senior coach della WTA Functional Training Academy, ssuggerisce, si chiama tips child squat e si può liberamente tradurre come squat sulle punte.

Perché è così efficace

Riattivando la circolazione il metabolismo delle zone critiche migliora, si stimola la lipolisi, le cellule vengono riossigenate, i liquidi ristagnanti e le tossine defluiscono dai tessuti. Questo piegamento sulle gambe comporta un movimento basic e ben noto a tutte, ma che va eseguito con un’alternanza di lavoro sulle punte dei piedi e di lavoro con i piedi aderenti al suolo. In pratica, quindi, oltre a tutti i muscoli degli arti inferiori e ai glutei, mette in gioco la “pompa plantare”, contribuendo a ripristinare il flusso corretto di sangue e linfa verso il cuore.

Come si esegue

Posizionatevi erette, con le piante dei piedi aderenti al suolo e le gambe divaricate quanto la larghezza dei fianchi, esattamente come fareste per eseguire un “normale” squat. Piegate le ginocchia e scendete con il bacino all’indietro, senza modificare la naturale curva della zona lombare della schiena ed evitando di inclinare eccessivamente il busto in avanti. Accosciatevi, mantenendo sempre le piante dei piedi in appoggio, ma quando raggiungete la posizione di massima discesa sollevatevi sulle punte dei piedi. Quindi estendete nuovamente le gambe, rimanendo per tutta questa fase sulla punta dei piedi. Riportatevi in posizione eretta e solo a questo punto riappoggiate i talloni al suolo, per poi ricominciare la sequenza.

Quante volte

Ripetete la sequenza 20 volte per 3 serie, con 30 secondi di pausa fra l’una e l’altra. Potete proseguire poi l’allenamento con una camminata di 30 minuti.